Per il ventitreenne brianzolo, da sempre appassionato di scrittura, si tratta del romanzo d’esordio, nato durante il periodo universitario. Un’opera di formazione, scritta sotto forma di diario, che tratta diverse tematiche sociali. Segue l’intervista all’autore.
di Giada Rapa
Oggi usciamo un po’ da nostro territorio, per parlare di un giovane scrittore esordiente, Alessandro Lucino e del suo romanzo d’esordio: La Sfera di Glasbal. Un romanzo di formazione, scritto sotto forma di diario, con risvolti romantici e thriller., che tratta anche diverse tematiche sociali, i cui titolo deriva dalla contrazione della parola inglese glassball, ovvero sfera di vetro.
Parlaci un po’ di te, attraverso una breve autobiografia. Sono nato il 10 Settembre del 1994 a Giussano, una città nel cuore della Brianza. Dopo il diploma ho iniziato a lavorare per conto di alcune testate giornalistiche e mi sono iscritto a Comunicazione, Media e Pubblicità. Durante il periodo universitario mi sono avvicinato al mondo della televisione, facendo esperienza davanti e dietro alle telecamere. Ciò mi ha permesso di confrontarmi con un mondo sconosciuto e mi ha dato l’ispirazione per iniziare la stesura de “La sfera di Glasbal”, durata circa un anno e mezzo. La scorsa estate ho inoltre aperto Fruitkini, un brand di costumi da bagno da donna, con la collaborazione di Elisabetta, la mia attuale fidanzata.
Com’è nata l’idea della Sfera di Glasbal? Premetto che mi è sempre piaciuto leggere e ciò ha influito tantissimo nel progetto. Per scrivere un libro, indipendentemente dal genere o dalla trama, bisogna fare molti sacrifici e ci vuole tanta costanza. Un sacco di volte, durante la stesura de “La sfera di Glasbal”, mi bloccavo per diversi giorni ed arrivavo al punto di abbandonare tutto. Secondo la mia opinione, scrivere un romanzo è come costruire una cattedrale, se non sono presenti le giuste fondamenta a lavoro finito crollerà tutto il progetto.
È stata dura pubblicare la tua opera? Ammetto che al giorno d’oggi pubblicare un libro, soprattutto in Italia, sta diventando un’impresa titanica. Per trovare una casa editoriale disposta a investire tempo e denaro per un esordiente ci vuole davvero molto talento e un pizzico di fortuna. Tutto sommato, nel mio caso, mi ritengo soddisfatto perché ho avuto più proposte editoriali e ho scelto quella più consona al mio progetto. Ringrazio Maria Margherita Bulgarini di Emmebi Edizioni per avermi dato questa possibilità. Se posso permettermi di aggiungere una piccola nota, sono molto a favore dei self-publishing perché penso che sia il modo migliore per farsi notare, soprattutto sul web. Sono in completo disaccordo con le persone che pagano cifre consistenti le case editoriali per pubblicare il proprio manoscritto. La letteratura è la più grande espressione di libertà esistente al mondo e deve rimanere tale.
Quali progetti ci sono nel tuo futuro? Ora come ora mi sto concentrando nella promozione de “La sfera di Glasbal”. Ho diverse proposte in cantiere e sto vagliando le opportunità migliori. Mi piacerebbe, in qualche modo, confrontarmi con il giudizio critico e oggettivo del pubblico. E chissà se non arrivi qualche proposta interessante. Intanto ho già iniziato a scrivere un secondo romanzo e mi auguro possa reggere il confronto con “La sfera di Glasbal”.
LA TRAMA DEL ROMANZO – Leonardo Leone è il giovanissimo rampollo di una benestante famiglia milanese. Il padre è un importante imprenditore nel settore dei petroli, la madre una donna bellissima che aiuta il marito nel suo lavoro. Al momento dell’inizio della storia, la nascita di una sorellina è venuta ad allietare il felice menage del gruppo. L’equilibrio si rompe in occasione di una festa aziendale organizzata per celebrare l’anno professionale appena trascorso. Un invitato che nessuno conosce ha portato con sé un oggetto misterioso, la Sfera di Glasbal, con la quale afferma di essere in grado di predire il futuro a chiunque. Il padre di Leonardo si sottopone alla prova e il responso è il peggiore che si possa immaginare. E in effetti da quel giorno, rapimenti, omicidi, crisi finanziarie, carcere, viaggi avventurosi, fughe, si susseguono senza un attimo di respiro, con protagonista proprio Leonardo che, dopo l’improvvisa e misteriosa morte del genitore ha preso suo malgrado le redini della famiglia. Dal dorato ed esclusivo mondo di privilegi in cui è sempre vissuto l’eroe è costretto a calarsi in un abisso di abiezione e di violenza dal quale cerca di riemergere affidandosi alle sue sole forze fisiche e morali.