Cos’è questo Bitcoin di cui si parla tanto?


Bitcoin: molto probabilmente ne avete già sentito parlare. Ma cos’è? E a cosa serve? A spiegarlo è un borgarese esperto del settore.

di Marco Cavicchioli

Bitcoin è una nuova moneta, che però è solamente digitale: esiste solo su Internet, e non c’è in versione cartacea o metallica. Ma la vera novità non è questa (d’altronde oramai anche gli Euro che abbiamo sul conto corrente sono digitali): la novità sta nel fatto che non ha un “soggetto emittente”! Infatti ad esempio l’Euro è emesso e gestito dalla Banca Centrale Europea (BCE), così come la vecchia Lira era emessa e gestita dalla Banca d’Italia. Per Statuto la BCE deve di fatto svalutare l’Euro di circa il 2% ogni anno, per mantenere un certo livello di inflazione, immettendo nuovi Euro sul mercato. Quindi lasciare i propri Euro sul conto corrente significa perderci il 2% all’anno circa.

Bitcoin è stato creato per essere, al contrario, una moneta “deflattiva“, ovvero che non perde valore con il tempo (anzi, in teoria dovrebbe acquistarlo). Per ottenere ciò è stato necessario evitare l’esistenza di un soggetto che potesse emetterne in quantità (la BCE ad esempio da questo punto di vista non ha vincoli: può emettere quanti nuovi Euro vuole, a patto di non superare il 2% di inflazione). Pertanto Bitcoin è emesso e gestito solo ed esclusivamente da un preciso protocollo informatico (inviolabile), che prevede che ne vengano emessi solo in quantità ridotta, e solo per un certo periodo. Dopodichè, una volta emessi tutti, non se ne potranno mai più emettere degli altri. Questo protocollo informatico in questi anni si è rivelato solidissimo ed inviolabile (Bitcoin esiste oramai da 9 anni), e pertanto non c’è ragione di credere che possa cambiare in futuro: rimarrà una moneta digitale limitata, probabilmente a tutti gli effetti con un trend deflattivo sul lungo periodo. Insomma, in teoria tenere dei Bitcoin sul proprio wallet dovrebbe significare aumentare il loro valore nel corso degli anni, mentre tenere Euro sul conto corrente significa di sicuro perderci.

Attenzione solo ad una cosa: visto che questa è una tecnologia nuova, mai sperimentata fino ad ora nell’intera storia dell’umanità, il rischio che possa fallire esiste. Pertanto si dice che gli investimenti in Bitcoin sono investimenti ad alto rischio, adatti solo a chi accetta tale rischio (non c’è alcuna garanzia che un domani ad esempio il valore di Bitcoin possa anche addirittura tornare a zero). Se volete investire in questa nuova moneta investite solo cifre che siete disposti eventualmente a perdere.


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Giovanni D'Amelio