Pochi giorni fa è stato approvato il rendiconto di bilancio per l’anno 2014. Un bilancio che lascia cautamente soddisfatto l’assessore Gianluigi Casotti. “Come negli anni passati abbiamo rispettato il range imposto dal patto di stabilità e siamo riusciti a ottenere un minimo di avanzo di amministrazione. Sono risultati piuttosto positivi, soprattutto considerando che negli ultimi anni il comune si trova a dover affrontare mancanza di entrate in conto corrente da parte dello Stato” sottolinea Casotti. “Nessun dubbio che il rendiconto così come tecnicamente redatto sia formalmente corretto” afferma il gruppo Latella. “Ci preme, tuttavia, evidenziare come le scelte politiche poste alla base delle spese sostenute non possano, né debbano essere condivise. Non vogliamo entrare nel merito in questa sede -dalle spese per le consulenze per il progetto di strada Lanzo alla “questione G.M.” che dagli ultimi dati forniti ha un “buco” di oltre € 90000- ma basti rammentare come da ultimo la maggioranza abbia deciso di applicare l’avanzo di amministrazione – utilizzabile, tra l’altro, per costruire strade, creare servizi- a copertura dei debiti maturati da qualcuno. Una sola parola basti ad esprimere il nostro pensiero: Inaccettabile!” conclude il gruppo. “La questione del debito Seta è più complicata di così. I fondi utilizzati facevano parte di un accantonamento di bilancio, vincolati a determinate situazioni” spiega Casotti. “È vero che è stato intaccato un “tesoretto”, ma fondamentalmente non veniva utilizzato. Inoltre non dobbiamo dimenticarci che il debito Seta è in realtà un credito che il comune vanta nei confronti di cittadini e aziende che non hanno voluto o potuto pagare la tassa sui rifiuti. Forse poteva esserci maggiore efficienza nei controlli, ma non credo che avrebbe risolto il problema, soprattutto considerando che la maggior parte delle aziende morose sono fallite o hanno chiuso” ha concluso l’assessore, che fa qualche previsione sul bilancio 2015. “Sarà un bilancio davvero complicato da far quadrare, poiché affrontiamo una diminuzione rilevante delle entrate. Cercheremo di dare sempre gli stessi servizi, con maggiore rilievo a quelli scolastici, ma probabilmente la nostra bassissima tassazione diventerà semplicemente bassa”.