Sembra proprio non esserci pace per l’associazione romena Dacia, finita nel mirino del gruppo di opposizione di Marco Latella, prima per rimborsi considerati troppo “allegri” e ora per i tesseramenti “sospetti” al gruppo PD. La denuncia arriva da Manuela Anedda, ex tesserata PD e ora militante nella lista civica di Latella, con il quale si è presentata alle elezioni del 2014. La Anedda racconta la sua esperienza negli anni 2012/2013 dichiarando che in quegli anni “pur non avendo nessun tipo di esperienza politica e amministrativa, mi è stato chiesto di occuparmi dei nuovi tesseramenti”. A quanto pare sono stati molti i tesseramenti PD da parte dei rumeni, non incontrati mai di persona, ma tesserati attraverso fotocopie dei documenti d’identità. “All’epoca dei fatti non ho percepito il più ampio senso di trasparenza: nello specifico mi chiedo cosa ha portato un incremento di iscritti facenti riferimento a persone di nazionalità Romena” conclude la Anedda. In seguito a tali dichiarazioni il gruppo Latella ha deciso di vederci chiaro, con un’interrogazione urgente con risposta scritta e discussione estesa, a cui aderisce anche il M5S. Quest’ultimo, in un comunicato stampa ha dichiarato che “Le modalità e le dinamiche di tesseramento descritte nella denuncia a firma dell’ex militante PD, sig.ra Anedda, vere o presunte che siano, sono lo specchio di un malessere e di un malcostume generale che attecchisce e indifferentemente si sposta lungo l’asse della distribuzione politica, sia a destra sia a sinistra e che trova proseliti a prescindere dall’etnia di appartenenza, dal genere o dall’età anagrafica”. Il capogruppo Cinzia Tortola conclude il comunicato in modo accusatorio, affermando che “sorge il dubbio che più che occuparsi del bene dei cittadini, alcuni amministratori si siamo preoccupati maggiormente della “ tenuta elettorale” e del consenso acquistato e non conquistato sulla base di una delega basata sulla fiducia degli elettori”. Piuttosto scettico in merito alla questione il sindaco Claudio Gambino. “La denuncia è poco credibile perché arriva dopo tre anni e da parte di una signora che ha cambiato sponda politica repentinamente e che ha visto frustrate le sue ambizioni politiche. Il PD farà le opportune verifiche sulle tessere, io da parte mia ne ho fatte di accurate in comune in merito ai contributi e non ho riscontrato alcuna anomalia” ha dichiarato.