Caso Marsaglia: Baracco s’interroga sul ruolo della politica, l’opposizione chiede le dimissioni


Le reazioni dopo la recente condanna a un anno e quattro mesi per l’ex sindaco PD di Caselle, accusato di tentata concussione.

di Giovanni D’Amelio

Giuseppe Marsaglia

Giuseppe Marsaglia

Caselle – “Se licenziate quei due casellesi, facciamo la rotonda che fa più comodo al Comune”. Questa la frase sospetta che Giuseppe Marsaglia, primo cittadino per 10 anni della città dell’aeroporto, avrebbe riferito al titolare dell’azienda che aveva vinto l’appalto per la costruzione di una rotatoria tra strada Grangiotti e la provinciale per Ciriè, e per questo condannato due giorni fa dal Tribunale di Torino ad una pena di 16 mesi. Dopo la denuncia dell’imprenditore, infatti, la giustizia ha fatto il suo corso, costringendo Marsaglia a dimettersi dalla carica di assessore che ricopriva dopo le elezioni comunali del 2012. “Ritengo di non aver fatto nulla di male – ha commentato Marsaglia subito dopo la sentenza – ho solo difeso il lavoro di due casellesi”. Marsaglia presenterà ricorso in Appello appena il giudice depositerà le motivazioni della sentenza.

Caselle%20Torinese,%20MunicipioLE REAZIONI – L’attuale Sindaco Luca Baracco, nonostante il pronunciamento del Tribunale, continua a credere nella buona fede di Marsaglia. “Ho massimo rispetto per la magistratura, ma aspetto di leggere le motivazioni della sentenza. Sono convinto che l’ex Sindaco era in buona fede quando ha parlato con l’imprenditore e non mirava a secondi fini. Non c’è stato nessun scambio di soldi, ma solo parole male interpretate. Tutto ciò mi porta a fare una riflessione sul ruolo della politica, perché se un amministratore non può interessarsi ai problemi dei suoi cittadini io non so cosa pensare”.

Scatenate, invece le opposizioni. Durissimo il commento del Movimento 5 Stelle “Il ‘sistema Caselle’ sta crollando. Dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Bertini e degli assessori Milanesio, Pallaria e Reina, ecco la condanna di Marsaglia, ‘padre nobile’ di questa Giunta. Finalmente si sta sgretolando questo sistema fondato sul cemento, che vorrebbe ancora allungare le mani su quel poco di verde rimasto intorno all’aeroporto. E’ evidente ormai come questa maggioranza sia allo sbando ed è l’ora di spegnere la betoniera e ridare la parola ai cittadini”.

“Della condanna ne prendo atto – ha dichiarato Massimiliano Turra della Lega Nord – ma quello che mi dispiace di più è vedere il Sindaco che quasi giustifica il comportamento del suo predecessore. Come ho già sostenuto in altre sedi, il Comune non è un sindacato e nemmeno un centro di collocamento, ma il posto in cui si amministra la città per il bene di tuti e oltremodo senza interferire con la gestione interna delle attività imprenditoriali sul territorio. Non mescoliamo interessi pubblici con interessi privati”.

Per Sergio Cretier di SEL – IDV “Al di là di come finirà questa vicenda a livello giudiziario, siamo di fronte al secondo esponente di questa maggioranza condannato e sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale riflettesse sulla ‘bontà’ e sulla correttezza dei suoi rappresentanti politici. Così come farebbe bene a riflettere il PD, il partito che in questi anni si è fatto rappresentare dei soggetti incriminati. Una profonda verifica sul significato da attribuire all’impegno politico ed una miglior precisazione del significato ‘difesa della legalità’ sarebbe quantomeno opportuna”.

Infine Andrea Fontana di Caselle Futura. “Ci troviamo di fronte alla maggioranza più problematica di sempre. Prima le dimissioni di massa, poi due ex assessori condannati, più una terza in attesa di giudizio. In altri posti, ad altri sindaci, basta e avanza per fare il classico passo indietro. Questa città merita un governo stabile e senza ombre: fino a qualche giorno fa molti, in giunta, esprimevano sostegno assoluto all’ex sindaco. Cosa dicono ora?”.


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