La società che si occupa di riscossioni coattive è da tempo nel mirino anche dei grillini locali. I quali chiedono ai Comuni che aderiscono al NET di revocare l’affidamento del servizio vinto tramite bando dall’azienda accusata di truffa ai danni dello Stato.
Caselle – “Il Comune di Caselle, come anche gli altri enti dell’Unione Net, non può gestire in proprio la riscossione coattiva perché non ha un database aggiornato e personale dipendente da distaccare per questo lavoro. In più, avrebbe un costo insostenibile per ogni singola amministrazione”. Giovanni Isabella, Vicesindaco di Caselle, risponde così all’ultimo comunicato stampa a firma dei gruppi consiliari M5S di Borgaro, Caselle/Mappano, Leini, Volpiano e Settimo, I quali chiedono ai rispettivi Comuni, nonché al Consorzio Bacino 16, di annullare l’esito della gara che ha visto la Soget spa vincitrice del servizio.
Inoltre, fa capire Isabella, fino a quando la magistratura non emetterà una sentenza di colpevolezza nei confronti della Soget non sarà possibile rescindere contratti senza incorrere in pesanti sanzioni.
Ma vediamo cosa dice la nota dei pentastellati. “La società Soget – si legge – da tempo è abituata ad essere oggetto di procedimenti giudiziari in varie procure italiane. Questa società si occupa delle riscossioni coattive delle entrate tributarie ed extra tributarie di molti Comuni delle regioni italiane fra cui Campania, Puglia, Abruzzo, Toscana, Umbria, Lombardia e Piemonte. In particolare anche l’unione dei Comuni NET, nonché il Consorzio Bacino 16, hanno ceduto al suo torbido fascino, che in questi anni ha dimostrato come i sodalizi pagati con moneta contante alle amministrazioni comunali e regionali è vincente anche in assenza del ‘certificato antimafia’ e dei requisiti previsti dalla legge”.
Da qui la richiesta ai Comuni della zona. “In considerazione di tutto ciò, i gruppi consiliari M5S di Borgaro, Caselle/Mappano, Leinì, Volpiano e Settimo richiedono la revoca dell’affido e conseguente esclusione della società Soget dalla gara di concessione del servizio di riscossione coattiva. Si richiede inoltre che questo sevizio venga svolto direttamente presso i Comuni, per evitare di incorrere in situazioni simili, visto il proliferare degli affari di questo tipo di società che operano spesso ben oltre il margine della legalità”. (dalla Redazione)