Stile Lib(e)ro 2015 apre le porte al mondo dei fumetti attraverso le storie del supereroe Arsian grazie ai racconti di Alessandro Del Gaudio.
BORGARO – Una presentazione, quella andata in scena ieri sera 1 luglio a Cascina Nuova per il terzo appuntamento di Stile Libero 2015 organizzato dal Circolo Letture Corsare, di riflessione su un genere considerato per molti decenni dello scorso secolo quasi spazzatura: il fumetto! A dare una dimensione diversa, più critica e per certi versi a ridimensionare in positivo questo genere letterario, la presentazione dei libri di Alessandro Del Gaudio “Metallo d’Ombra” e “Lacrima d’Ombra” pubblicate dalla casa editrice toscana Il Foglio Letterario.
Il coordinatore della serata, lo scrittore Andrea Borla, parte da una tesi ardita ma concreta quella che i due libri di Del Gaudio sono fumetti ma con le parole! Per Borla questa tesi è stata quella che ha attraversato tutta la serata anche con la scelta delle letture svolta con la consueta maestria da Diego Garzino e Barbara Cisterna Kay. Nei libri di Del Gaudio, ha poi sottolineato Borla, c’è tutta la summa degli interessi dello scrittore torinese dai suoi interessi culturali in particolare per il fumetto giapponese a i suoi viaggi. In particolare i personaggi descritti in “Metallo d’Ombra” e Lacrima d’Ombra” e nel suo protagonista principale Arsian vi è una svolta nuova nel concepire il ruolo del supereroe. Ha apprezzato questi giudizi Del Gaudio, che si è soffermato sul dato creativo che il suo Arsian appartiene alla categoria di eroi che non hanno poteri ma qualità innate e con queste si adopera nel mondo terreno nel quale lui è stato esiliato con quel senso di responsabilità e di non delegare agli altri i problemi che lo circondano nella sua vita ad iniziare dalla lotta contro i cattivi che albergano Big City la città nella quale vive il Supereroe.
Un messaggio alto quello che ci ha trasmesso durante la serata Del Gaudio, e non a caso vogliamo sottolineare come a ricordato Borla che la lettura dei due libri proposti va condotta con la logica del divertimento e dell’intrattenimento. Per concludere con la domanda posta da Borla “Perché leggere un romanzo di supereroi”, la risposta è stata altrettanto ficcante: “Lo si può leggere con l’ottica di scoprire attraverso la metafora creata per Arsian quella di essere un reietto, un condannato che ha voluto cambiare la sua condizione diventare un eroe, riscattare la sua condizione sociale sfruttando la propria intelligenza!”. Niente di più umano ma che arriva dal mondo dei fumetti! (fonte Dario De Vecchis)