Il progetto, la cui realizzazione dovrebbe concludersi in meno di un anno, prevede quattro campi coperti per giocare a calcio a 5, spogliatoi, un locale adibito alla ristorazione e un’area dedicata a un corner commerciale del gruppo sportivo Adidas.
di Giada Rapa
MAPPANO – Era già stato accennato l’anno scorso durante un confronto tra i candidati alle elezioni comunali: una parte delle aree Borsetto verso Mappano sarebbero state riqualificate grazie a un progetto presentato dal gruppo francese Z5 che fa capo nientemeno che a Zinedine Zidane. Il progetto, la cui realizzazione dovrebbe concludersi in meno di un anno, prevede quattro campi coperti per giocare a calcio a 5, spogliatoi, un locale adibito alla ristorazione e un’area dedicata a un corner commerciale del gruppo sportivo Adidas. Il complesso, che prenderà il nome di Zidane Sport Center Z5, comporterà un investimento di circa 2,8 milioni di euro e occuperà un’area di circa 4 mila metri quadrati. Ma è proprio l’area sulla quale sorgerà ad aver causato non poche polemiche. Tecnicamente in zona Mappano, è stato il Comune di Borgaro a incassare gli oltre 90 mila euro di oneri di urbanizzazione. “Siamo lusingati che un’icona dello sport come Zidane abbia scelto il territorio di Mappano per realizzare un progetto così consistente – scrive il presidente del comitato Mappano Comune, Francesco Grassi, in un comunicato stampa – ma allo stesso tempo, trattandosi del territorio del Comune di Mappano e non di Borgaro, saremmo stati più felici se la questione fosse stata affrontata dal Consiglio Comunale di Mappano e non da quello di un Comune limitrofo”. Nonostante il ricorso di Settimo Torinese, Mappano è Comune dal 31 gennaio 2013, perciò tecnicamente l’ente borgarese non avrebbe potuto approvare varianti urbanistiche sul territorio di Mappano. E ancora. “Gli oneri di urbanizzazione devono essere perlomeno accantonati o utilizzati con vincolo rispetto al territorio di Mappano” continua Grassi. Senza contare che nella frazione attualmente sotto il Comune di Caselle esiste già una struttura sportiva che da circa un decennio versa in stato di totale abbandono. “Non sarebbe stato saggio riqualificare una struttura già esistente dove spesso vediamo giocare molti bambini e ragazzi con evidenti rischi per la sicurezza degli stessi?” si domanda Grassi.