Partono oggi le celebrazioni in ricordo del religioso che fece della sua vita un mezzo per diffondere l’amore.
di Alessia Sette
Caselle – Il 31 gennaio ricorre l’anniversario dalla morte di Giovanni Bosco, nato a Castelnuovo d’Asti il 16 agosto del 1815. Il prete, che fondò le congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria, con la missione di agire secondo i principi dell’uguaglianza, rappresenta uno dei cardini della storia cristiana e del territorio. Da oggi, giovedì 28 gennaio, fino a sabato 30 sono in programma alcuni eventi, ad iniziare dal ritrovo alle ore 17 nella Chiesa dei Battuti di piazza Boschiassi, dove in suo onore si svolgerà il triduo con la recita della preghiera dei Vespri e con letture di riflessione sulla sempre attuale missione educativa del prete (il triduo si ripeterà per tutti e tre i giorni). Domenica 31 gennaio, alle ore 9, si celebrerà invece la santa messa nella la chiesa di Sant’Anna nell’omonima Borgata casellese visitata più volte da Don Bosco, beatificato da papa Pio XI il 2 giugno del 1929.
Durante l’evento verrà esposta l’installazione Il luogo di Don Bosco, un’opera che riproduce il contesto sociale in cui il padre agiva: sapeva che le scorribande fatte dai ragazzi delle periferie nascevano da grandi disagi e mancanza di istruzione, cibo e lavoro. Era, così, convinto che solo dopo avere soddisfatto quei bisogni, avrebbe potuto reintegrarli nella società e nella fede. Il suo messaggio educativo si può condensare attorno a tre parole: ragione, religione, amorevolezza, e alla base di tutto c’è sempre stato un profondo amore per i giovani, chiave di tutta la sua opera.