Fiera delle Rose: scoppia il caso Pro Loco


BORGARO – Assente l’associazione, insieme a molte altre del territorio alla tradizionale fiera di primavera. Il Vicepresidente Villani: “Chiedete lumi all’assessore Chiancone”. Attesa la replica dell’esponente di Giunta.

di Giada Rapa

13124423_1757391687816026_221751160893877226_nAvrebbe dovuto festeggiare in grande i suoi primi 25 anni di vita. Invece l’edizione 2016 della Fiera delle Rose di Borgaro, minacciata dal cattivo tempo, si è rivelata piuttosto sottotono, sia come afflusso di pubblico sia come numero di espositori. Si è notata soprattutto la mancanza delle associazioni, importante legame del tessuto comunitario e della Pro Loco in primis. E già dalle prime ore della fiera, in molti si sono chiesti il motivo di questa defezione.

“Questa domanda andrebbe rivolta all’assessore Fabrizio Chiancone, che a differenza dei precedenti, quest’anno ha deciso di non convocare le associazioni per organizzare la fiera tutti insieme. Forse è il nuovo metodo dell’amministrazione, in cui sono le associazioni a doversi proporre in prima persona” ha commentato il Vicepresidente della Pro Loco Tommaso Villani. “Non ci siamo presentati perché nessuno ci ha comunicato nulla. Del resto negli ultimi due anni abbiamo fatto una sola riunione” ha aggiunto il Presidente Pro Loco Mario Capello.

Una fiera sicuramente con diverse pecche, ma che tuttavia ha proposto momenti interessanti, come la mostra di strutture metalliche realizzate da Tonino Catullo e organizzata dall’associazione lucani Orazio Fiacco, il mercatino della creatività proposto dall’associazione Sinapsi, lo Spazio Avventura per i più piccoli gestito da OASA e la musica della Filarmonica di Borgaro che ha girato per le vie della città allietano i passanti con la loro performance. Da non dimenticare anche le esibizioni sportive della Uisp e l’indispensabile aiuto dei volontari della Protezione Civile.


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