BORGARO – “Si devia dalle normali incombenze della vita, arrivando a devastare la propria esistenza e quella dei propri familiari” avverte la dottoressa De Bernardis.
di Giada Rapa
La “lotta” contro il gioco d’azzardo degli esponenti del Movimento 5 Stelle di Borgaro inizia nel dicembre del 2014, con una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale in cui veniva richiesta l’adesione al Manifesto dei Sindaci e quella al Tavolo Tecnico sul Gioco d’Azzardo, nonché la mappatura dei punti da gioco e la divulgazione di serate informative. “Ad oggi, maggio 2016, è stata fatta solo una commissione -spiega la consigliera Cinzia Tortola – ma riteniamo che sia giusto informare la cittadina su un argomento antico, che è diventato un fenomeno di costume e che ormai tocca tutte le fasce d’età”.
A proseguire sul tema ci ha pensato il Consigliere Regionale Giorgio Bertola, che ha fatto un breve excursus della “legislazione favorevole” che ha portato ad una prolificazione degli esercizi legati al gioco d’azzardo. “La voglia di trovare una soluzione a questo problema p partita da alcuni comuni, ma molti di questi sono incappati in ricorsi che a volte si sono conclusi con multe salate per gli stessi. La Regione Piemonte ha deciso di tutelarli, introducendo il Piano Integrato per la Dipendenza dal Gioco d’Azzardo, che prevede limitazioni di orario, divieto di pubblicità e di vetri oscurati, nonché di mantenere una distanza di 300 metri dai punti sensibili nei comuni sotto i 5.000 abitanti e di 500 metri per i comuni sopra i 5.000. Il Piemonte ha fatto un passo avanti, ma è necessario che a Roma si facciano le stesse cose” ha dichiarato Bertola.
Subito dopo la dottoressa Angela De Bernardis del SERT di Cirié ha spiegato le cause che portano alla dipendenza e le sue conseguenze. “Inizialmente il gioco d’azzardo dà piacere e in tal senso lo si può paragonare all’alcolismo o alle tossicodipendenze. Più diventa una necessità, più si devia dalla quotidianità, rovinando la propria vita e quella dei propri familiari, soprattutto in caso di figli minori” ha spiegato la dottoressa, che ha anche sottolineato come questo cambiamento di tendenza deve partire e informando i giovani sui rischi che corrono.
Hanno concluso la serata i componenti della società Taxi1729, che con simpatia e coinvolgimento del pubblico presente, hanno tentato di far comprendere le – scarse – probabilità che si celano dietro a una vincita al Superenalotto o al Gratta e Vinci.