Quando la discriminazione arriva dalle parole


11TORINO – Si è tenuta a Torno la presentazione della Carta d’intenti “Io Parlo e Non Discrimino” alla quale hanno partecipato anche le consiglieri comunali di Borgaro Fabiana Cescon e Maria Mainini.

di Giada Rapa

La città di Torino, la Città Metropolitana, la Regione Piemonte e l’Università degli Studi e il Politecnico di Torino hanno scritto e sottoscritto una carta d’intenti dal titolo “Io Parlo e Non Discrimino”. Il documento, che è stato presentato in occasione della Giornata della Donna, intende diffondere un linguaggio che comunichi la parità di genere e soprattutto un suo uso consapevole. Nel nostro Paese il linguaggio viene ancora utilizzato in modo discriminatorio, continuando a veicolare pregiudizi e stereotipi. Infatti, nonostante la presenza sempre maggiore di donne in ambiti lavorativi considerati “maschili”, la lingua stenta a riconoscere questo cambiamento: pensiamo, per esempio, alle parole ministra o consigliera, che solo da poco sono entrate a far parte del nostro parlare corrente.

La carta di intenti, che si rivolge non solo agli enti pubblici, ma anche alle aziende e ai soggetti privati, impegna coloro che la sottoscrivono ad adottare linee guida che permettano di eliminare forme di discriminazione di genere negli atti, nella documentazione, nella modulistica e nella comunicazione. Alla presentazione della carta ha partecipato anche un pezzettino di Borgaro, con la consigliera comunale Fabiana Cescon e la Presidentessa del Consiglio Comunale Maria Mainini. “L’evento organizzato ci ha offerto molti ed importanti spunti di riflessione, primo fra tutti la necessità ma anche l’opportunità di aderire a questa carta per promuovere i valori di parità, uguaglianza e non discriminazione che essa sostiene con forza. Lavoreremo dunque per portare nel nostro consiglio comunale questa riflessione e volontà di sottoscrivere un documento così importante per noi donne” ha dichiarato Cescon.


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