LA RIFLESSIONE – In bici dal parco della Mandria al Col del Lys: un’ipotesi possibile?


Ieri abbiamo parlato delle adesioni al progetto “Stouring e riserve naturali” dei comuni del basso canavese, tra cui Borgaro e Caselle, e del ciriecese, e della firma di un Protocollo d’Intesa che porti ad uno studio di fattibilità sull’intervento. Oggi trattiamo brevemente quella che è l’idea di fondo che si vuole perseguire con questo piano.

di G. D’Amelio

2Ampliare e arricchire l’offerta turistica e ambientale del territorio compreso tra le aree del Parco della Mandria e delle Riserve Naturali della Vauda del Ponte del Diavolo e di Monte Lera fino al Col del Lys., allo scopo di incrementale i flussi di visitatori, allungare la loro permanenza media nella zona e stimolare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali. Semplificando al massimo, possiamo affermare che sono queste le linee guida che animano il progetto “Stouring e riserve naturali” e che fissano gli obiettivi che i vari enti aderenti si stanno prefiggendo con questo intervento. E la chiave per rendere concreta questa idea è agevolare un maggiore collegamento tra le città puntando sullo sviluppo del cicloturismo su percorsi protetti, in maniera da far conoscere il territorio in tutti i suoi molteplici aspetti. In quest’ottica, risulta importante per le amministrazioni comunali, la Città Metropolitana e la Regione Piemonte, completare alcune progettualità ciclabili già in studio, come gli interventi legati alla “Corona Verde”, “Corona delle Delizie” e “Stouring” che si snodano nelle principali vallate del territorio, seguendo fiumi, borghi antichi e zone naturalistiche e paesaggistiche di pregio. Un piano senza dubbio ambizioso, che ha bisogno di una cabina di regia e di un’azione coordinata da parte di tutti i soggetti che ne fanno parte. La firma del Protocollo d’Intesa per la ricerca di finanziamenti rivolti a sostenere le spese di uno studio di fattibilità è il primo passo per arrivare alla stesura provvisoria di un percorso ciclabile che dalla Reggia di Venaria arrivi fino al Col del Lys.

COME E’ NATO STOURING – “StouRing: in bici o a piedi tra acque, natura e cultura” è una proposta dell’IIS D’Oria di Cirié, che dal 2013 è coinvolto in attività didattiche nell’ambito del Contratto di Fiume. Un raggruppamento di enti del territorio del bacino della Stura di Lanzo ha successivamente lavorato in stretta sinergia per una progettazione di interesse sovracomunale ispirata da diversi spunti nati nell’ambito del piano “Corona Verde II” e dello stesso processo di Contratto di Fiume. Ad aprile del 2015 la Città Metropolitana di Torino ha attivato, in collaborazione con il Politecnico di Torino, un tirocinio curriculare finalizzato alla realizzazione di una tesi di laurea inerente lo sviluppo dell’itinerario escursionistico. Per la presentazione del progetto e la raccolta di proposte dal territorio, il 14 e 16 luglio 2015 si sono tenuti  due incontri pubblici a Nole e a Robassomero per coinvolgere maggiormente gli operatori commerciali e turistici, le associazioni e le società sportive. E’ stato quindi individuato un primo anello ciclo-pedonale di circa 50 km tra Venaria e Lanzo, che tocca beni culturali soprattutto legati all’ambiente fluviale tra cui ponti ed edifici storici. Il 24 ottobre 2015 è stato inaugurato il percorso Venaria.01 “Integrazione delle connessioni ciclopedonali lungo la fascia fluviale del Torrente Stura da Venaria a Lanzo“, realizzato nell’ambito del progetto Corona Verde II. Parte del percorso è comune all’itinerario Stouring e ne costituisce il completamento..


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Giovanni D'Amelio