Nessuna intitolazione per l’ex consigliere comunale Franco Gravina, lo dice la legge


martiri-foibe-lapide-pisa-2-RidBORGARO – Prosegue il lavoro della Commissione comunale competente per la stesura del regolamento sulla toponomastica e per l’intitolazione di vie e spazi pubblici. La richiesta del Gruppo Latella di una targa in memoria delle Vittime delle Foibe potrebbe essere accolta situata al cimitero.

di Giada Rapa

Iniziano a delinearsi le linee guida che porteranno a breve alla stesura definitiva del Regolamento comunale riguardante l’Intitolazione a vie, piazze e parchi cittadini e le iscrizioni commemorative. Per quanto riguarda l’intitolazione ci sarà un apposito modulo da compilare e da indirizzare all’ufficio competente. Promotori di tale richiesta potranno essere il Sindaco, uno o più assessori, uno o più consiglieri, associazioni a carattere locale o nazionale, circoli e comitati, partiti e movimenti politici e gruppi formati da almeno 15 cittadini.

Nonostante ciò non sarà possibile richiedere l’intitolazione al compianto consigliere di opposizione Franco Gravina, scomparso poco più di due anni fa: secondo la legge, infatti, l’intitolazione ai defunti può essere concessa solo dopo 10 anni dalla morte. Sulle intitolazioni sarà la Commissione a decidere, mentre per quanto riguarda le iscrizioni commemorative la competenza sarà affidata alla Giunta Comunale, previo parere della Commissione.

Passi avanti anche per quanto riguarda la targa commemorativa per le Vittime delle Foibe, richiesta dal Gruppo Latella. La proposta da parte della Presidentessa della Commissione, Fabiana Cescon, è stata quella di posizionarla presso il camposanto di via Leinì, adiacente alle altre targhe dedicate alla memoria dei caduti. Nessuna obiezione da parte di Marco Latella, che però chiede di valutare anche la possibilità di mettere una targa più piccola all’interno della città, ad esempio su una parete della scuola Defassi.


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