A seguito della delicata situazione internazionale che stiamo vivendo, gli interventi dei sindaci di Borgaro, Caselle e Mappano si sono focalizzati sull’importanza della distensione, ma anche della legalità e del rispetto reciproco.
di Giada Rapa
Numero di ottobre di SullaScia.net LEGGI IL GIORNALE / SCARICA IL GIORNALE
Un 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, dal sapore amaro a causa della delicata situazione internazionale che ci stiamo ritrovando a vivere dopo anni già non facili, tra la pandemia da CoVid-19 e il conflitto tra Russia e Ucraina. Difficile, quindi, parlare di unità in un contesto globale in guerra: ecco perché negli interventi delle diverse amministrazioni comunali le parole maggiormente sottolineate sono state pace, legalità e rispetto reciproco.
CASELLE – Con la presenza della Filarmonica “La Novella”, la città dell’aeroporto è stata la prima a svolgere le celebrazioni, tenutesi del pomeriggio del 1° novembre. In Piazza Europa il Sindaco Giuseppe Marsaglia, alcuni rappresentati dell’amministrazione, delle associazioni locali e delle Forze Armate del territorio, si sono riuniti per la deposizione della corona d’alloro al Monumento Ai Caduti di Guerra. Qui si è anche tenuto il discorso del primo cittadino, che ha ricordato “la nostra appartenenza a uno Stato dove l’unità Nazionale è alla base dell’essere e dell’agire” e che soprattutto ripudia la guerra. “Alla luce degli eventi, poniamo la nostra attenzione sulla pace e la difesa di essa” ha sottolineato più volte Marsaglia. Il corteo si è poi recato presso il Cimitero Comunale per un omaggio floreale presso la Grande Croce di tutti i Defunti. Conclusione con la Santa Messa alla Chiesa di San Vittore, officiata da don Alessandro.
MAPPANO – Giovani protagonisti nel pomeriggio di venerdì 3 novembre quando davanti al Monumento ai Caduti – oltre alle autorità civili e militari – si è radunata una rappresentanza di ragazzi e ragazze dell’Istituto Comprensivo del territorio. A loro in particolare è stato rivolto l’intervento del Sindaco Francesco Grassi, ricordando che oggi più che mai è necessario “tutelare i diritti fondamentali di ogni persona umana; tutelare la nostra Terra rispettandola con scelte lungimiranti e solidali nonché adottando comportamenti sostenibili; combattere la povertà; garantire a tutti l’accesso ai beni comuni poiché nessuno si senta solo e abbandonato a se stesso”. Non è mancato un passaggio dedicato alla delicata situazione Israeliano-Palestinese e Russo-Ucraina, “entrambe causate dalla violazione del principio più basilare delle nazioni unite: il rispetto della pace e l’amicizia tra i popoli”. E proprio ai giovani – che successivamente sono intervenuti portando le proprie riflessioni sulla celebrazione – è stato simbolicamente affidato il compito di costruire un mondo migliore.
BORGARO – In ultimo, proprio nella giornata del 4 novembre, il Comune di Borgaro, con il Sindaco Claudio Gambino che ha sottolineato come la celebrazione sia rimasta a lungo in forse a causa dei conflitti che si stanno verificando in Europa e in Medio Oriente e forse “sull’orlo di un nuovo conflitto mondiale”. “Proprio in questo momento, però – ha sottolineato Gambino – dobbiamo guardare alle Forze Armate come forze di Pace”. Presente anche una rappresentanza dell’Istituto Comprensivo di Borgaro insieme alla Dirigente Scolastica Lucrezia Russo. Successivamente il corteo si è spostato per portare omaggi floreali alla lapide ai Caduti presente sulla facciata del Municipio in piazza Vittorio Veneto, al Monumento ai Caduti di via Settimo e al Mausoleo del Cimitero Comunale. Inoltre, in occasione della ricorrenza, l’ANPI di Borgaro Sezione “Ercolina Suppo” e il CDM APS hanno realizzato un video dal titolo “L’Altro Fronte” con letture – curate da Elena Ruzza – riguardanti il ruolo delle donne torinesi nella Prima Guerra Mondiale tratte dal libro di Marcella Filippa “Donne a Torino nel Novecento”.