Nostro reportage sullo stabile di via Italia 45, una struttura che offre diversi servizi utili ai cittadini, ma che per via di alcune anomalie strutturali e la gestione discutibile di alcuni locali costa decisamente tanto alla collettività.
di Giovanni D’Amelio
Borgaro – Contatori della luce che non si capisce cosa illuminino, caldaie che una volta accese forniscono calore anche a locali che non ne necessitano, gestione “fuori controllo” dell’ex cinema che ha costretto il Comune a cambiare le serrature, convenzioni di utilizzo di sale che non permettono all’ente di rientrare neanche lontanamente dei costi sostenuti. Per certi versi la conduzione generale di Cascina Nuova, lasciando stare l’aspetto della manutenzione ordinaria e straordinaria che meriterebbe un’indagine a parte, è di per se kafkiana, con paradossi e anomalie che meritano di essere approfonditi anche in altre sedi.
LE USCITE E LE ENTRATE – Per quanto riguarda solo il consumo di acqua, luce e riscaldamento, il Comune spende annualmente circa 41 mila euro. Da sottolineare che per ottenere questi dati è stato un vero rompicapo, ma non mettiamo la mano sul fuoco sulla loro esatta veridicità in quanto ufficio ragioneria e ufficio tecnico non hanno prospetti completi dei vari centri di spesa. O almeno non sono stati forniti a chi scrive. Inoltre. alcune voci non sono aggiornate e riguardano il 2014, mentre altre il 2015. Di questa cifra 24 mila euro servono per la copertura delle spese termiche, 16 mila per la luce e quasi mille euro per acqua. All’inverso è stato invece veloce capire quanto entra nelle casse comunali: quasi 27 mila euro. Di questi, 4 mila euro arrivano dall’affitto di utilizzo del teatro (500 euro all’anno), della sala conferenze (2.500 euro), e sala associazioni (1.000 euro), altri 5 mila euro provengono da convenzioni di utilizzo in esclusiva di alcuni locali (ex centro giovani, sala musica e sala danza) e 18 mila euro da rimborsi spese di acqua, luce e gas da parte del Centro Socio Terapeutico e della Comunità Alloggio.
LO STRANO CASO DEI LOCALI DATI IN GESTIONE AL CDM A 50 EURO AL MESE – Da oltre una dozzina di anni, la sala dell’ex centro giovani (quella subito a sinistra dopo l’entrata in Cascina) e la sala prove musicali (in fondo a destra, sul lato della biblioteca) sono in gestione al Centro Didattica Musicale, una scuola di musica privata che opera a prezzi di mercato offrendo diversi corsi di strumento rivolti a bambini e ragazzi. Dal 2004 a tutto il 2009 il Comune ha dato in affidamento gratuito questi locali al CDM, salvo poi espletare una gara di evidenza pubblica, vinta sempre da CDM, fino al 2014. Alla fine dello stesso anno la convenzione, fino ad allora sempre gratuita per l’ente privato, è stata prorogata con delibera di Giunta per altri 5 anni, fino al 31 dicembre 2019, con l’aggiunta, però, di un piccolo canone mensile. Oltre alla stranezza di affidare delle sale pubbliche ad una scuola di musica privata, togliendo di fatto l’utilizzo della struttura a tutta la popolazione borgarese (nei locali può accedervi solo chi paga per fare i corsi) la cosa che più fa riflettere è che CDM paga al Comune solo 50 euro di affitto al mese. Ma c’è di più: le spese di luce e riscaldamento delle due strutture sono a carico dell’intera collettività. “E’ da anni che c’è questa convenzione – si giustifica il Sindaco Claudio Gambino – e loro in cambio stanno proponendo dei corsi gratuiti per creare una banda a Borgaro tramite la Filarmonica”. Al di là che di questo accordo non abbiamo trovato riscontro in nessun documento ufficiale, su queste affermazioni ci permettiamo però di dire la nostra: da anni s parla di questa banda che comunque, per quanto ci risulta, non ha mai visto la nascita, e in quelle poche uscite che fa la Filarmonica il numero degli strumentisti è sempre ridotto all’osso. Inoltre, c’è da chiedersi: perché il Centro Danza che ha in convenzione la sala vicino alla biblioteca, paga mediamente sui 400 euro al mese?
IL “CASINO” DEL CINETEATRO CHE PRESTO DOVREBBE ANDARE A BANDO – “Nell’ex cinema ci serve un gestore che sia più in custode che altro”. Il Sindaco commenta così la situazione che si è venuta a creare intorno alla sala polivalente, dove in pochi sono a pagarne l’utilizzo e in tanti ad usufruirne, anche impropriamente (noi di SullaScia.net abbiamo segnalato all’amministrazione delle anomalie recentemente riscontrate). Per questo “presto faremo una gara d’appalto per dare in gestione la struttura ad un privato, in grado non solo di fornire un progetto culturale valido, ma anche di assicurare un adeguato controllo sul bene”.
Da quando è Sindaco, quindi da 2 anni e mezzo, è la terza volta che Gambino afferma la volontà di fare questo bando. Che sia la volta buona? E magari, visto che c’è, perché non rivedere anche gli altri centri di costo dell’intera Cascina? Amministrare bene vuol dire soprattutto eliminare gli sprechi, i favoritismi e razionalizzare la spesa.