Borgaro: il Movimento 5 Stelle risponde alle accuse mosse dalla maggioranza


Cinzia Tortola e Alessandro Carozza non ci stanno e tramite un comunicato stampa replicano alle parole espresse dal Sindaco e dagli assessori durante l’ultimo Consiglio Comunale.

di Giada Rapa

Borgaro – Non era iniziato nel migliore dei modi il Consiglio Comunale del 30 gennaio, che già dalle prime battute ha visto uno scontro verbale tra il Sindaco, il piddino Claudio Gambino, e la consigliera dei 5 Stelle Cinzia Tortola. E una volta chiuso, le polemiche non si sono placate, anzi i consiglieri di opposizione rigettano con forza, tramite un comunicato stampa, le frecciatine ricevute nel corso della serata, considerando quel consiglio come “uno dei più squallidi esempi di come i politici di professione e non, presenti nella nostra amministrazione comunale, affrontano a modo loro – come se fosse un palcoscenico privato da balera –  il dialogo e il dibattito che dovrebbe essere invece sempre improntato a modalità costruttive e di rispetto reciproco, soprattutto in un momento istituzionale”.

Già sentirsi definire dal Sindaco come “la copia scadente di Robert De Niro e Meryl Streep”, in riferimento ad un video postato dai grillini su Facebook per documentare lo stato dei giardini cittadini, non aveva fatto piacere, ma durante il Consiglio sono proseguite “battute di cattivo gusto, attacchi continui anche a titolo personale, espressioni e risatine”, mentre l’accusa – definita biascicata – dell’assessore Casotti ha fatto traboccare il vaso. “Secondo lui il Movimento 5 Stelle fa un uso molto scorretto della rete e non perde occasione di usare i social network per incitare all’odio di classe e alla violenza sociale. Crediamo che certi deliri vadano trattati in altre sedi e non debbono essere modalità comunicative in contesti democratici come è il Consiglio Comunale”.

Inoltre non manca l’amarezza per la mancata approvazione delle mozioni promosse dal Movimento, respinte “con motivazioni ridicole”. Sul tema del cybergbullismo, l’assessora Maurin “ha ribadito che non vede l’utilità di una adesione pubblica alla giornata del 7 febbraio e che tanto ci pensano già loro ad occuparsene bene sul territorio”. Quella sullo spostamento del palco da piazza della Repubblica a Cascina Nuova è stata bocciata “con la scusa che non vogliamo che l’amministrazione organizzi eventi, cosa che non è assolutamente veritiera”. La terza, relativa alla richiesta di condivisione di un manifesto scritto dalle amministrazioni della Val di Susa per chiedere al Governo di smettere di investire sulle grandi opere che non producono reale occupazione e che sono a rischio di infiltrazioni criminali, è stata respinta dal Sindaco con “un sorrisetto sarcastico”. “Non bisogna avere paure delle infiltrazioni criminali, se l’amministrazione è forte queste cose non accadono” ha infatti dichiarato. “Speriamo sia vero che questa amministrazione perfetta abbia saputo, a detta di loro, mantenere alla giusta distanza questi pericolosi legami. Vedremo se anche questa è solo un autocelebrazione” commentano in conclusione gli esponenti del Movimento.


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