I tre consiglieri del Gruppo Latella hanno protocollato la lettera anonima di cui sono stati destinatari, riguardante la vicenda del verbale revocato a Maurin. I vigili urbani a caccia del Corvo.
di Giada Rapa
Borgaro – È stata messa agli atti, nonostante qualche perplessità sull’attinenza della mozione presentata dal Gruppo Latella durante il Consiglio Comunale di lunedì scorso,, la lettera anonima giunta qualche settimana fa ai tre consiglieri di centro destra in riferimento alla multa per guida con cellulare, prima compilata e poi annullata, che ha visto al centro l’assessora all’Istruzione Marcella Maurin. Gli esponenti latellianim infatti, nonostante non fosse all’ordine del giorno hanno tentato di discutere la questione in assemblea, ma la maggioranza categorica, ha respinto il documento inoltrato. Latella, Sciandra e Ferricchio, però, non demordono e riproporranno la discussione sulla missiva nella prossima assise che, salvo cause di forza maggiore, si terrà a settembre.
LA LETTERA ANONIMA – Rimane però il mistero intorno alla multa, che è stata elevata a marzo, ma mai notificata alla diretta interessata, e in seguito annullata, ma anche del Corvo che ha scritto e spedito la lettera non firmata. A tal proposito è aperta la “caccia” da parte del comando per scoprire chi può essere stato. Ma cosa c’è scritto nella missiva? La parte più “calda” riguarda l’accusa rivolta al comandante dei civich, Massimo Linarello che “sotto forti pressioni” ha chiesto l’invalidazione del verbale, di cui viene riportato il numero. Linarello, a più riprese, ha definito la questione come un “semplice errore umano”, affermando che lui nella sua carriera non ha mai avuto remore a multare consiglieri, assessori e, in alcuni casi, sindaci. Maurin, invece, ha ribadito che, se la multa le fosse stata notificata non avrebbe avuto alcun problema a pagarla. E a dare ancora maggiore perplessità alla faccenda, il fatto che tale comunicazione, all’epoca di internet e della tecnologia, sia stata scritta a mano con l’aiuto di un normografo.