Borgaro: “Debito milionario della società Canale verso il Comune”, il Gruppo Latella all’attacco


Dopo la Dobell, la Polisportiva UISP River Borgaro e Seta, la coalizione consiliare di minoranza è venuta a conoscenza di un grosso debito da parte dalla tipografia con sede in via Liguria. “Chi doveva controllare cos’ha fatto?”.

di Giada Rapa

Il Gruppo Latella

Borgaro – “Nel corso del penultimo Consiglio Comunale abbiamo appreso di un grosso debito, di circa 1 milione 800 mila euro, che la società Canale ha verso il Comune per ICI, IMU e tassa rifiuti mai versati”.

Comincia così la conferenza stampa del Gruppo Latella, convocata qualche giorno fa, segnalando come, dopo la vicenda Dobell, Polisportiva UISP River Borgaro e Seta, un’altra realtà del territorio vada ad aggiungersi alla lista dei debitori nei confronti del Comune. “Laddove ci fosse ancora qualche dubbio, Borgaro è una realtà dove si possono non pagare le tasse. Ma così come nei casi precedenti, anche in questa situazione sorge spontaneo chiedersi Ma chi doveva controllare cos’ha fatto? Cosa faremo con quella mancanza di soldi pubblici?” ha domandato il consigliere Marco Latella, sottolineando ancora una volta l’incapacità di questa amministrazione.

Tuttavia in questo periodo la G Canale & C. spa è stata oggetto di attenzione anche per un altro motivo. L’azienda, che opera nel campo della stampa e dell’editoria, e che conta circa  200 dipendenti,, è stata protagonista di una trattativa di vendita. “Siamo contenti che la trattativa sia andata come doveva andare e che i posti di lavoro siano salvi. Tuttavia tengo a ricordare ai nostri cittadini e ai dipendenti di Canale che il nostro Sindaco da dichiarato in sede di Consiglio Comunale che non sarebbe intervenuto nella trattativa. Com’è possibile che il primo cittadino non intervenga nella tutele dei lavoratori? È uno schiaffo a chi crede nei valori della sinistra”.

Pronta la risposta di Claudio Gambino. “Quello di Canale non è un debito” ha sottolineato il Sindaco. “C’è un ricorso dell’azienda davanti alla Commissione Tributaria. Quando ci sarà una sentenza, se sarà a nostro favore, procederemo al recupero delle somme”.

 


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