Ieri, domenica 6 maggio, si è svolta una cerimonia per svelare ai tifosi e alla popolazione il nuovo monumento per ricordare la squadra granata degli Invincibili.
di Giada Rapa
Borgaro – Dopo 4 anni dalla prima inaugurazione, la rotonda di via Gramsci dedicata al Grande Torino vive una nuova vita. “Abbiamo deciso di sostituirla anche per motivi di sicurezza, ma soprattutto perché ci sembrava giusto dare nuovo lustro alla squadra degli Invincibili. Nelle prossime settimane, infatti, anche la vicina area mercatale di piazzale Grande Torino verrà riasfaltata” ha commentato l’assessore allo Sport Fabrizio Chiancone nell’aprire il cerimoniale. La parola è poi passata a Ezio Sindici, presidente del Toro Club Borgaro Granata, che ha ricordato la madrina del Club, Carla Maroso – vedova del terzino Virgilio – scomparsa un paio di settimane fa e ringraziato l’amministrazione comunale per il lavoro svolto.
“Oggi inauguriamo questo monumento, che vuole essere un tributo a un pezzo di storia del calcio. È vero che è dedicato solo ad una parte di tifosi presenti in città, ma la squadra del Grande Torino in quegli anni è anche stata un importante simbolo di riscatto sociale. Mi piace pensare che i ragazzi, uscendo dallo stadio del Borgaro e passando di qua, possano dedicare un pensiero a questi atleti, che hanno vinto tutto e che sono prematuramente scomparsi” ha dichiarato il Sindaco Claudio Gambino che, pur essendo juventino ha concluso il suo intervento con un bel “Forza Toro” dopo aver ringraziato il Club Borgaro Granata, la società Torino FC, rappresentata per l’occasione dal Massimo Bava e la ditta Lattes di Villaretto che si è occupata del progetto.
A chiudere la carrellata di interventi, Domenico Beccaria, Presidente del Museo Grande Torino, che ha ricordato la vita tribolata del precedente monumento, sottolineando che ci vuole sempre rispetto per coloro che si spendono nel fare le cose. “Ci auguriamo che il nuovo monumento trovi il consenso di tutti, poiché il Grande Torino in quegli anni è davvero stato un simbolo che ha dato a tutti la possibilità di essere orgogliosi del proprio paese”. In ultimo Giuseppe Ponchione, consigliere comunale e grande tifoso granata, commosso, ha letto la poesia di Giovanni Arpino “Mé gran Türin“, della quale una frase, “T’las vinciù ‘l mund…” è riportata sul monumento.