In occasione della Giornata della Memoria, mercoledì 31 gennaio e giovedì 1° febbraio a Borgaro e Mappano si è parlato del dramma della Shoah e delle leggi razziali in Italia.
di Giada Rapa
Borgaro/Mappano – Dopo Leinì e Caselle, è toccato a Borgaro ospitare Davide Aimonetto, storico ed esperto della Shoah, che nella serata di mercoledì 31 gennaio, presso la sala consiliare, ha tenuto una conferenza sulle leggi razziali italiane del 1938. “Queste leggi sono nate e si sono sviluppate in un contesto tutto italiano, con la volontà di annichilire una parte di cittadinanza tutta italiana” ha esordito Aimonetto, che ricordiamo ha studiato presso l’International School for Holocaust Studies of Yad Vashem di Gerusalemme. “Cittadini italiani che vivevano la loro ebraicità quasi esclusivamente dal punto di vista religioso e che nel corso degli anni si erano inseriti con grande impegno e partecipazione sia a livello militare che politico e amministrativo, si trovano da un giorno all’altro a confrontarsi con il Decreto sulla Difesa della Razza. Prima l’esclusione dalle scuole e dagli uffici pubblici, poi la sospensione delle professioni, l’annullamento dei matrimoni misti, la limitazione del diritto di propaganda, l’appropriazione dei beni degli ebrei, fino all’espulsione dall’esercito e dalle attività culturali”. Il 30 gennaio 1944 si arriva al culmine della follia: 700 ebrei milanesi vengono caricati su un carro bestiame per una destinazione ignota. Soltanto in seguito si scoprirà che era il campo di Auschwitz. Su quel treno c’era anche la neo senatrice a vita Liliana Segre, all’epoca 13enne, che ricorda lo strazio del padre nel chiederle scusa per averla messa al mondo. La serata si è conclusa con l’intervento di Mario Bertino, che ha ricordato che anche 3 borgaresi morirono nei campi di concentramento.
Il giorno successivo l’incontro si è spostato nelle scuole, per la precisione all’Istituto Comprensivo Giovanni Falcone di Mappano, dove Aimonetto ha interagito con i ragazzi delle classi terze chiedendo loro quali film avessero visionato sul genocidio degli ebrei e spiegando la differenza tra film storici quali “Schindler’s List” o “Il Pianista” e opere più romanzate come “Il bambino con il pigiama a righe”. “Di film sull’olocausto degli ebrei ce ne sono molti, alcuni validi, altri meno, per questo è importante che voi abbiate a disposizione gli strumenti critici per poterli valutare, perché la storia la costruiamo noi giorno per giorno. Sull’argomento delle leggi razziali in Italia non ci sono film, a parte Concorrenza Sleale, con Gérard Depardieu e Diego Abatantuono, che consiglio perché offre uno spaccato di vita quotidiana di due commercianti del settore tessile, uno di Milano, l’altro ebreo romano, in concorrenza tra loro. Una rivalità che cambia al momento della promulgazione delle leggi razziali del 1938” ha spiegato Aimonetto, proponendo poi la visione del documentario “Fratelli d’Italia”, un film che si svolge integralmente alla Stazione Centrale di Milano, dal cui binario 21, fra la fine del 1943 e l’inizio del 1945, partirono 15 convogli carichi di deportati ebrei.