Caselle ricorda i partigiani caduti in via Mensa


Il 1° febbraio 1945, presso il Prato della Fiera, venivano fucilati 5 partigiani. Da anni l’ANPI e la città di ricordano quella tragedia al fine di non perdere la memoria storica.

di Giada Rapa

Caselle – Si chiamavano Luigi Cafiero, Antonio Garbolino, Andrea Mensa, Adolfo Praiotto e Mario Tamietti. Ad accomunarli un tragico destino: la morte per fucilazione al Prato della Fiera, a Caselle, il 1° febbraio 1945. A 73 anni di distanza, si continua a ricordare quell’orrore, per evitare che esso cada nell’oblio. Il corteo, partito da Piazza Boschiassi, ha visto la presenza della Sezione ANPI di Caselle Santina Grigoris e della sua Presidentessa Giuseppina Chieregatti, dell’ANPI Piemonte, sindaci e amministratori di Caselle, Balangero, Borgaro, Ciriè, Leinì, Torino, San Maurizio e Venaria nonché della Città Metropolitana, oltre a numerose associazioni locali.

“È il sesto anno che in qualità di Sindaco do il mio saluto in questa manifestazione per ricordare 5 giovani vite strappate ai loro cari dal folle odio nazifascista” ha esordito il primo cittadino casellese Luca Baracco. “Il nostro pensiero grato va a questi giovani, che hanno scelto di stare dalla parte più difficile, ma sicuramente giusta. Quella di oggi non è solo lo svolgimento di una doverosa commemorazione, ma deve essere un vero e proprio cammino. Non possiamo cedere alla tentazione del disimpegno” ha concluso Baracco. L’orazione è poi stata affidata a Stefano Bona, coordinatore ANPI della Valli di Lanzo, che ha sottolineato l’importanza di trarre insegnamento da ciò che è stato, ricordando anche il ruolo fondamentale delle donne durante la guerra.

Il corteo, accompagnato dalla note della Filarmonica La Novella, è giunto presso il Sacrario dei Caduti di Piazza Mensa per la posa della corona d’alloro. A seguire, sono state offerte cioccolata e thè caldo ai presenti.


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