Borgaro: 11 casi positivi alla casa di riposo di via Santa Cristina


Gli anziani contagiati sono attualmente ricoverati in ospedale. Si attende che l’ASL al più presto faccia il tampone a tutti gli ospiti della struttura. Il Sindaco Gambino: “Situazione delicata”.

di G. D’Amelio

Crescono i casi di contagio da Covid-19 in molte case di riposo di tutta Italia, e la nostra zona, purtroppo non è immune da questi “focolai”. In particolare la residenza sanitaria assistenziale CasaMia di Borgaro, dove al momento sono 11 le persone trovate positive, ma potrebbero essere di più visto che la struttura ospita oltre cento anziani e vi lavorano decine di operatori. “Man mano che i residenti della casa accusano sintomi influenzali – spiega il Sindaco Claudio Gambino – vengono subito trasportati in ospedale e al momento siamo arrivati a contare 11 positivi. Ma il numero è in crescita”.

Per tentare di arginare il diffondersi del virus, se ancora possibile, in questi giorni, personale dell’ASL TO4 dovrebbe recarsi nella struttura per fare il tampone a tutti gli abitanti di CasaMia, compresi i lavoratori. “Dopo diverse mie richieste – conferma Gambino – l’azienda sanitaria ha assicurato che entro questa settimana procederà al test su ogni individuo, così potremo valutare la reale situazione epidemiologica della residenza”.

IL TOTALE DEI POSITIVI A BORGARO – Oltre agli 11 contagiati della rsa, la città conta altri 15 casi di coronavirus, anzi 14 dato che una persona è deceduta nei giorni scorsi. Sei di questi sono operatori sanitari, che lavorano negli ospedali di Torino e di zona, e che per questo hanno contratto il virus. “Stanno tutti bene e sono a casa loro – assicura Gambino – e parliamo di cittadini sotto i 50 anni d’età“. Altri 4 casi sono ricoverati in ospedale, mentre i restanti 4 sono confinati nelle proprie abitazioni.

UN PROTOCOLLO REGIONALE PER LE RSA – Un aiuto alle residenze per anziani sta per arrivare dalla Regione Piemonte che nelle prossime ore dovrebbe rendere operativo un protocollo di intervento per le case di riposo. “Nelle rsa – annuncia l’assessore alla Sanità Luigi Icardi – si è iniziato con gli screening sierologici per separare chi ha necessità del tampone da chi non ha l’infezione. Continueremo a fornire mascherine e sistemi di protezione. Dopo alcuni incontri con le prefettura, le associazioni sindacali e le parti sociali – concluse – firmeremo un protocollo per dare disposizioni operative”.


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Giovanni D'Amelio