A ipotizzarlo è Pier Giorgio Perona, Presidente di una delle società calcistiche più importanti del torinese. Il rischio è che tante realtà distribuite sul territorio italiano potrebbe scomparire.
di Giada Rapa
Inizialmente sembrava trattarsi di una sospensione di una settimana. Poi il blocco di tutte le attività, con la probabile chiusura della stagione Il mondo del calcio dilettantistico rischia di pagare a caro prezzo lo stop dei vari campionati, come conferma Pier Giorgio Perona, Presidente dell’ASD Borgaro Nobis 1965.
“La situazione è senza dubbio difficile, non solo per quest’anno sportivo. Probabilmente avremo grosse difficoltà anche il prossimo anno, partendo dal numero delle società che riusciranno effettivamente a iscriversi ai vari campionati. La crisi economica che seguirà dopo la conclusione dell’emergenza sanitaria del Covid-19 avrà gravi ripercussioni su tutto lo sport, professionistico e dilettantistico” spiega Perona. Un’affermazione confermata anche dai dati divulgati dalla Lega Nazionale Dilettanti, secondo la quale il 30% del calcio dilettantistico distribuito sul territorio italiano potrebbe scomparire. “In tutti questi anni -continua Perona- per svolgere le nostre attività abbiamo avuto soprattutto l’aiuto degli sponsor, degli amici e dei volontari, quindi ripartire sarà davvero complicato. Noi speriamo di potercela fare, anche se molto probabilmente dovremmo fare scelte forse impopolari. Scelte che però vanno affrontate se vogliamo continuare a fare attività sportiva”.
Tuttavia, pur consapevole delle difficoltà che lo aspettano, Perona non perde l’ottimismo. “Ora la cosa primaria è la salute di tutti, partendo dai più piccoli, ma ripartiremo appena saremo sicuri che l’emergenza è finalmente passata. Anche se ci saranno delle criticità, riusciremo a ripartire. Noi ce la metteremo tutta”.