Dopo l’annuncio del premier Conte, anche sul nostro territorio tanti cittadini cercano nella farmacie e parafarmacie i supporti sanitari a prezzi calmierati. Qualcosa si trova, ma la qualità è quella che è.
di G. D’Amelio
“Mascherine chirurgiche a 50 centesimi? So che lo ha annunciato qualche sera fa il Presidente Conte, ma a noi finora non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale. Quello che abbiamo costa di più perché già noi l’abbiamo pagato di più”. Questa è un’affermazione che diversi farmacisti del territorio ci hanno esternato sul tema delle mascherine a prezzo calmierato imposto dall’ordinanza del commissario per l’emergenza Domenico Arcuri per evitare speculazioni. Per ora, quindi, si va avanti come prima: chi le ha le continua a vendere al vecchio prezzo, chi non le ha non ha nessuna intenzione di rifornirsi, almeno fino ad eventuali chiarimenti, perché “a meno non si trova nulla”. A dire la verità, qualcosa si trova, come le usa e getta bianche non stratificate, “non proprio il massimo come protezione” secondo gli esperti, vendute a pacchi di 30 mascherine per una spesa di 15 euro. Quindi 0,50 euro a pezzo.
Come sempre, in mezzo a questi annunci un po’ buttate lì, chi ci va di mezzo sono i cittadini: come ci hanno confermato alcuni farmacisti, sono parecchi quelli che le richiedono e che spesso restano delusi. Secondo il commissario Arcuri, però, presto la situazione dovrebbe cambiare, visto l’accordo firmato ieri dallo stesso commissario con l’ordine dei farmacisti, Federfarma e Assofarm che prevede rimborsi in denaro o forniture aggiuntive di compensazione alle farmacie che hanno acquistato dispositivi di protezione a un prezzo superiore ai 50 centesimi. Inoltre, deve essere sottoscritto un ulteriore accordo che consentirà alle associazioni di categoria di negoziare l’acquisizione di importanti quantitativi di dispositivi a un prezzo inferiore a quello massimo fissato dall’ordinanza.
Non resta che aspettare e vedere se questo mezzo caos si ricompone..
5 MILIONI DI MASCHERINE DALLA REGIONE PIEMONTE – Intanto le famiglie piemontesi attendono le mascherine gratuite promesse dalla Regione. L’assessore alla Protezione Civile, Marco Gabusi, ha recentemente confermato che i 5 milioni di mascherine saranno lavabili e potranno essere riutilizzate, e che i primi 2 milioni saranno distribuiti entro il 4 maggio, il resto entro l’11. Le mascherine saranno consegnate ai comuni, i quali si occuperanno d recapitarle ai cittadini.