Borgaro in Tv: dal bigamo a Delicati, quando la diretta fa spettacolo


La cittadina in questi giorni è al centro dell’attenzione mediatica per il caso del medico di base che rilascia certificati di esenzione al vaccino anticovid. E non è la prima volta che il comune finisce così prepotentemente sul piccolo schermo.

di G. D’A.

Le Iene, La vita in Diretta, Oggi è un altro giorno, Pomeriggio Cinque, Diritto è Rovescio. Se non ne abbiamo dimenticato qualcuno, questi sono i programmi televisivi che in questi ultimi giorni hanno parlato di Borgaro. Il motivo, naturalmente, riguarda il medico di base Giuseppe Delicati, con studio in via Roma, che da fine agosto si è messo a rilasciare certificati di esenzione al vaccino contro il Covid-19 a chiunque ne faccia richiesta per presunti motivi di salute. Un caso, non proprio un vanto, che sta facendo discutere non solo i borgaresi, ma anche il resto d’Italia.

Ma non è certo la prima volta che la cittadina alle porte di Torino finisce alla ribalta delle cronache. Nel bene e nel male, prendendo in considerazione i fatti più eclatanti che hanno “sbattuto” Borgaro sui talk show per giorni, la memoria torna indietro al 1996 e alla vicenda del bigamo. In tanti, infatti, ricordano lo smascheramento da parte dei vigili urbani locali della doppia identità di Giuseppe C., regolarmente sposato ma nonostante ciò convolato a nozze per la seconda volta con una giovane del paese. Furono giorni pieni per l’allora Sindaco, Giuseppe Vallone, impegnato a rilasciare interviste e ad aprire il Comune a troupe televisive.

Decisamente positiva invece, nel 2004, la notizia dell’elezione a Miss Italia di Cristina Chiabotto, borgarese doc, con un Vallone, sempre Sindaco ma nel mentre diventato anche Senatore della Repubblica, raggiante per il tanto lustro ricaduto sulla “sua” cittadina.

Ma il record di episodi di rilevanza televisiva spetta all’attuale primo cittadino Claudio Gambino, trovatosi a gestire nel settembre del 2014, a pochi mesi dalla sua elezione, la traversia falsa del bambino scomparso. Alex G., borgarese molto conosciuto in paese, per paura di conseguenze inscenò il rapimento del proprio figlio di tre anni che aveva perso, per un breve lasso di tempo, durante una passeggiata alla festa patronale. Un fatto che fece arrabbiare tantissimi, ma che allo stesso tempo strappò non poche risate, soprattutto per la “cantonata” che prese la conduttrice Barbara D’Urso che sguinzagliò per giorni le sue troupe in giro per Borgaro.

Un mese dopo è proprio Gambino, in compagnia del suo assessore Luigi Spinelli a finire sui programmi e TG con la proposta dei bus separati per italiani e Rom. Era un periodo di alta tensione tra i cittadini borgaresi, soprattutto studenti, e gli abitanti del campo nomadi di strada Aeroporto per via dei soprusi e violenze che i primi subivano dai secondi quando prendevano il pullman 69 per recarsi a Torino o per tornare a casa. Da qui l’idea del Sindaco, del PD, e del suo assessore, SEL, di sdoppiare la linea per evitare il perpetrarsi di questi episodi. I due amministratori, per settimane, furono costretti a difendersi dalle accuse pubbliche, a volte anche feroci,, di razzismo.

E ora il caso Delicati. Con conduttori ed ospiti che parlano e parlano chiedendosi perché nessuno è in grado di fermare questo medico. Mentre Borgaro e i suoi cittadini, loro malgrado, sono finiti nuovamente nel “tritacarne mediatico“.


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Giovanni D'Amelio