Durante il 2020, nonostante la chiusura forzata e tutte le difficoltà legate alla diffusione del virus ancora in corso, i volontari del Servizio Emergenza Anziani hanno continuato a prestare il loro aiuto a chi ne ha bisogno.

di Giada Rapa
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Il SEA –Servizio Emergenza Anziani– di Borgaro, quasi alla soglie dei suoi 25 anni di attività, risalgono infatti al 1997 i primi servizi dell’associazione, è oggi guidata dal Presidente Gianni Miola e conta circa 50 volontari che si occupavano di aiutare più di 700 anziani sparsi sul territorio.
Lo scorso anno, a seguito delle disposizioni allora vigenti per la prevenzione del Covid-19, il Direttivo dell’associazione si era trovato a bloccare le diverse funzioni a partire dal 17 marzo 2020, potendo riprendere soltanto dopo un paio di mesi, per l’esattezza dal 3 giugno. Tuttavia, nel periodo di lockdown il lavoro dei volontari non si è mai fermato, incentrando le proprie attività in modo particolare sulle cosiddette telefonate di cortesia. Un modo per non fare sentire ancora più isolati soggetti già si trovavano a vivere soli, mantenendo un costante contatto telefonico per sincerarsi delle loro condizioni di salute, ma anche per far sentire loro vicinanza e affetto in un momento particolarmente complicato, e che in tutto il 2020 ha coinvolto più di 420 anziani.
E anche se il 2020 ha visto una leggera diminuzione del numero dei volontari e le complicazioni che l’associazione si è ritrovata ad affrontare non sono state poche, il SEA ha assistito più di 860 anziani, per un totale di 2.107 servizi. Di questi, la maggior parte hanno riguardato gli accompagnamenti per visite mediche, esami clinici, terapie o pratiche burocratiche, senza dimenticare gli aiuti domiciliari di supporto come la consegna di documenti, le prenotazioni di visite e/o esami, la consegna di viveri e/o medicinali. Nel corso dell’anno, inoltre, all’associazione è stato anche consegnato, in comodato d’uso gratuito, un nuovo mezzo: una Fiat Doblò con il tetto alto e la pedana elettroidraulica per permettere il trasporto delle carrozzine e implementare così il servizio offerto.
Insomma, anche nei momenti più difficili, questi Angeli Azzurri hanno dimostrato il loro grande cuore, ma anche la voglia e l’impegno di mettersi al servizio della comunità, al fine di non lasciare indietro nessuno.