Borgaro: Massimo Giandinoto, un campione con tante “vite” sportive


Il giovane atleta paralimpico dopo l’atletica e il pararafting, si sta ora cimentando nella disciplina del tiro a segno. Anche in questo caso, conseguendo ottimi risultati.

di Giada Rapa

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Il borgarese Massimo Giandinoto si conferma inarrestabile in ogni disciplina sportiva che pratica. Dopo l’atletica -con la conquista del titolo di Campione Italiano di Atletica nel 2018 sui 60 e i 200 metri- e l’esperienza nella squadra Nazionale di pararafting -che gli è valsa una medaglia d’oro nel 2019 e di bronzo nel 2021 nei Mondiali- a marzo di quest’anno Giandinoto ha deciso di imbarcarsi in una nuova avventura: quella da tiro a segno.

Una sorta di ritorno a un “primo amore”, dal momento che Massy aveva già praticato questa disciplina da bambino, poco dopo la scoperta di uno osteosarcoma al calcagno del piede sinistro e della conseguente amputazione della gamba all’altezza del ginocchio. Dopo mesi di allenamento, Giandinoto è recentemente volato a Bologna per partecipare ai Campionati Italiani di Tiro a Segno Paralimpico. Una disciplina attualmente in grande sviluppo sul nostro territorio, che grazie all’opera di sensibilizzazione della UITS presso le oltre 300 Sezioni del Tiro a Segno Nazionale, ha visto la presenza di oltre 60 atleti, ammessi a contendersi il titolo italiano nelle specialità di pistola e carabina alle diverse distanze. Ed è proprio in questa seconda categoria che Massy ha trionfato, conquistando il titolo di Campione Italiano Paralimpico, con il risultato di 563,3 punti.

Un’ulteriore dimostrazione della caparbietà e della forza di volontà di questo giovane atleta, che continua a raccontare la sua esperienza nelle scuole di tutta Italia, per motivare gli studenti a non abbattersi e credere sempre nei propri sogni.


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