Crisi idrica: in zona arrivano le prime ordinanze


Nei giorni scorsi, Caselle e San Francesco al Campo hanno emanato dei provvedimenti che vietano alcuni comportamenti nell’uso dell’acqua. Ma anche gli altri comuni invitano alla prudenza, nonostante i violenti temporali che si stanno abbattendo sui territori.

di G. D’A.

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La poca pioggia e il sole cocente di queste ultime settimane stanno avendo ripercussioni sulla gestione dell’acqua pure nella nostra zona, anche se al momento non ancora da stato di allerta. Si oscilla, infatti, tra il verde (di Borgaro, Mappano, Ciriè e San Maurizio Canavese) e il giallo (di Caselle e San Francesco al Campo) secondo la fascia di classificazione creata convenzionalmente dall’ATO3 e SMAT per misurare lo stress idrico che sta colpendo buona parte dei territori appartenenti alla Città Metropolitana di Torino. Un monitoraggio costante su 290 comuni per verificare la captazione, la potabilizzazione e l’erogazione dell’acqua ai cittadini. Con verde (Livello 4) siamo ancora in un regime di attenzione ordinario, con giallo (Livello 3) si prevedono invece già possibili criticità a breve. Più si scende di numero e maggiormente problematica diventa la situazione, fino all’1, rosso, dove rientrano i centri che necessitano di interventi provvisori urgenti, come il rifornimento con autobotti.

Quindi, situazione ancora più o meno tranquilla la nostra, che ha visto per ora solo la città dell’aeroporto e San Francesco al Campo prendere provvedimenti amministrativi formali per limitare l’utilizzo dell’acqua. Con le rispettive ordinanze, i due municipi da un lato invitano la popolazione ad un uso corretto dell’acqua, mentre dall’altro vietano l’irrigazione e l’innaffiamento di orti, giardini e prati, il lavaggio di aree cortilizie e piazzali, il lavaggio di veicoli privati, il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine, anche se dotate di impianto di riciclo dell’acqua, così come tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico e igienico.

Tuttavia, anche i sindaci in fascia verde si sono premurati di scrivere sui siti web dei propri enti di evitare di sprecare acqua, cercando di farne un uso responsabile. Perché se è vero che alcuni comuni, tipo Borgaro, strutturalmente possono contare su un buon approvvigionamento, questo periodo di siccità non solo non ha precedenti storici, ma anche non si capisce quanto potrà ancora durare e quali danni causare.

Per questo, ognuno di noi, nel suo piccolo, può rispettare alcune regole per risparmiare: chiudere sempre i rubinetti quando non serve, fare la doccia e non il bagno, riutilizzare l’acqua quando si può, fare attenzione alle perdite e allo scarico del wc, lavare frutta e verdura dentro un contenitore, usare gli elettrodomestici con intelligenza, raccogliere l’acqua fredda mentre si aspetta che esca quella calda.

Il rischio è che anche i pozzi più ricchi alla lunga si possano prosciugare


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Giovanni D'Amelio