Tanti i trattori, disposti in piazza della Fontana, che hanno ricevuto la benedizione. Dopo due anni è anche tornato l’appuntamento con la Cena di Gala, tenutasi sabato 4 febbraio presso il B&B Hotel.
di Giada Rapa
Numero digitale di gennaio di Sullascia.net LEGGI IL GIORNALE / SCARICA IL GIORNALE
Il Comitato di Sant’Antonio del Comune di Borgaro -composto da Achille Barbaro, Franco Giachino, Luigi Meinardi, Luigi Olivero e Giuseppe Scarpulla– dopo due anni di restrizioni a causa della pandemia quest’anno è tornato in pista più in forma che mai, proponendo, come da consolidata tradizione, due appuntamenti per le celebrazioni di Sant’Antonio, protettore del mondo contadino e degli animali.
Il primo, tenutosi domenica 29 gennaio, ha riguardato la messa, officiata da don Alessandro, che in seguito ha anche portato la benedizione ai numerosi trattori disposti in Piazza della Fontana. Senza dimenticare gli amici a quattro zampe, come cani e gatti, i quali hanno anche ricevuto un piccolo omaggio mangereccio offerto dal negozio Animalia e distribuito dalla consigliera delegata al Benessere degli Animali Virna Gemelli.
Il secondo appuntamento ha riguardato la Cena di Gala, programmata per sabato 4 febbraio, che ha riscosso una grandissima partecipazione con circa 200 adesioni. “Finalmente torniamo a fare festa insieme” ha commentato il Sindaco Claudio Gambino, ringraziando i membri del Comitato per l’impegno nell’organizzazione dell’evento e Pier Giorgio Sciandra, giunto ormai alla sua 54esima edizione delle celebrazioni di Sant’Antonio.
“Grazie all’amministrazione e ai fratelli Casano, nuovi gestori del ristorante del B&B Hotel (ex Atlantic, ndr), che ci hanno supportato in questo ritorno. Ma grazie soprattutto a voi che siete qui: oltre a personaggio storici vediamo anche molte facce nuove e questo è importantissimo per dare continuità alla nostra festa” hanno commentato i membri del Comitato. Presenti alla serata anche alcuni sindaci dei comuni limitrofi, come Giuseppe Marsaglia di Caselle e Michelangelo Picat Re di San Maurizio Canavese.