Ricordare l’orrore della Shoah sta diventando sempre più importante, soprattutto perché presto i testimoni diretti di quella tragedia saranno scomparsi e non potranno più confrontarsi con le nuove generazioni. Le iniziative che si sono svolte a Caselle, Mappano, Borgaro, Ciriè e San Maurizio Canavese.

di Giada Rapa
Numero digitale di gennaio di Sullascia.net LEGGI IL GIORNALE / SCARICA IL GIORNALE
ANPI, Amministrazioni comunali, associazioni del territorio, Istituti Comprensivi: realtà diverse, ma che si sono messe in egual modo in prima fila per la Giornata della Memoria 2023. Tante le iniziative per questa ricorrenza, che anno dopo anno acquista sempre maggiore importanza perché arriverà il momento in cui i testimoni diretti della tragedia della Shoah non ci saranno più, e toccherà alle nuove generazioni portare avanti il ricordo affinché ciò che è accaduto in passato non si ripeta.
BORGARO – Due gli appuntamenti principali che si sono svolti in città. Il primo si è tenuto presso la scuola media Levi, sul tema della Leggi Razziali del 1938, un incontro che ha visto il giornalista-storico Davide Aimonetto ricordare ai ragazzi che il dramma dell’olocausto non è avvenuto da un giorno all’altro, ma è stato frutto di un lungo processo di discriminazione. La seconda iniziativa si è tenuta a Cascina Nuova, dove CDM, Arci, ANPI Sezione “Ercolina Suppo” e amministrazione comunale, hanno proposto una serata che ha unito musica, interpretazioni, poetiche e teatrali. All’ingresso, tutti i partecipanti hanno ricevuto un bigliettino con il nome di un deportato -insieme al numero a loro associato nei campi di concentramento- e un triangolo rosso, con il quale venivano identificati i prigionieri politici. Una parte della serata si è infatti soffermata sui “colori dell’olocausto”: giallo per gli ebrei, rosa per gli omosessuali eccezione fatta per le lesbiche, alle quali era assegnato il colore nero, blu per gli asociali, verde per gli emigrati e i prigionieri comuni, generalmente di origine tedesca, viola per i testimoni di Geova, marrone per i Rom.
CASELLE – Due iniziative anche per la città dell’aeroporto. Il primo ha visto la rappresentazione teatrale “Il Comandante di Auschwitz” di Walter Revello: un’opera che ha messo in scena, in modo crudo, la storia di Rudolf Hoss, che sul palco ha raccontato la propria versione dei fatti, i suoi desideri e anche i suoi rimpianti. Ricordando a tutti che la banalità del male, in fondo, risiede in ognuno di noi. Giovani del direttivo dell’ANPI di Caselle-Mppano Sezione “Santina Gregoris” sono stati protagonisti invece dell’appuntamento “Una Mattina” che ha visto una serie di letture tratte da opere di sopravvissuti, intervallate dall’esecuzione di brani dal vivo grazie alla presenza del quartetto di legni “Le Quattro Stagioni”. E’ stato anche proiettato un video di una sopravvissuta che si è fatta rimuovere il tatuaggio identificativo, raccontando però di essere “rimasta tatuata nell’anima”. Previsto inoltre, per il 23 febbraio, la presentazione del libro “La Shoah dei bambini” di Bruno Maida. Un evento promosso dalla Lista Civica Progressista Progetto Caselle 2027 a partire dalle ore 20.30 presso la sala consigliare di Palazzo Mosca.
CIRIE’/MAPPANO – Sia la città dei D’Oria e sia l’ex frazione hanno scelto nuovamente il giornalista-storico Davide Aimonetto per le loro serate, anche se con tematiche differenti. A Ciriè, dove sono anche stati protagonisti i giovani studenti degli Istituti Superiori D’Oria e Fermi Galilei di Cirié e dell’Istituto Superiore Federico Albert di Lanzo che nel corso dell’ultimo anno hanno seguito il percorso di formazione “Ogni giorno è il giorno della Memoria, lo storico ha trattato l’argomento de “Lo Yed Vashem di Gerusalemme e il Tribunale dei Giusti”. Un viaggio virtuale appassionante ed estremamente vivido all’interno di una struttura unica al mondo, Ente Nazionale per la Memoria della Shoah, il cui scopo è quello di preservare la memoria storica di ciascuna delle 6 milioni di vittime. Un orrore che si affianca al riconoscimento verso coloro che, invece, hanno deciso di ribellarsi e che oggi vengono ricordati dal Tribunale dei Giusti, come gli italiani Gino Bartali e Giorgio Perlasca. A Mappano è stato invece affrontato il tema della propaganda antisemita sia tra i banchi di scuola della Germania sia in quelli italiani, passando anche per l’America, al fine di “educare all’odio” le giovani generazioni. Non sono mancati i paragoni -attraverso una ricca galleria di immagini- tra le campagne di propaganda, con un’accurata selezione di differenze e di similitudini, legate soprattutto alle caratteristiche fisiche per “riconoscere immediatamente gli ebrei”: tra questi, una certa ossessione per il naso adunco, spesso stilizzato con il numero 6. Senza scordare di sottolineare il razzismo che, all’epoca, serpeggiava in Italia nei confronti delle popolazioni africane. Una serata che è servita anche per rimarcare il ruolo fondamentale degli insegnanti e della scuola in generale per la salvaguardia della democrazia.
SAN MAURIZIO CANAVESE – La scuola media Remmert è stata protagonista dell’evento “Shoah: un viaggio nella Memoria per non Dimenticare” perché, come abbiamo già sottolineato, la scuola e le nuove generazioni hanno un ruolo fondamentale nel preservare il ricordo di ciò che è successo. Un momento intenso integrato dagli studenti delle classi terze con canti, letture, poesie e testimonianze. Alla sera, invece, l’ANPI San Maurizio Canavese-San Francesco al Campo Sezione “Giuseppe Ferrero” con al collaborazione dell’amministrazione comunale sanmauriziese, ha aperto al pubblico “le person dij partigian” -le prigioni dei partigiani- situate in via Lodovico Bò 4. In tale luogo -simbolo della memoria resistenziale, dove numerosi patrioti hanno patito violenze e torture che in alcuni casi hanno portato anche alla morte- è stato presentato il libro “Siamo Liberi!” di Gustavo Meltzeid. Alcuni brani dell’opera, diario di prigionia dell’uomo, sono stati letti da Roberto Canova e ha visto gli interventi di Anna e Guglielmo Meltzeid.