Unione dei Comuni NET: i numeri del progetto TILDE, un anno dopo


Nei primi 365 giorni di attività sono state prese 95 donne in carico, mentre altre 107 inizieranno il percorso in questo 2024. Cifre soddisfacenti, che i promotori auspicano di incrementare nei prossimi due anni.

di Giada Rapa

Territori che Integrano Lavoro, Donne e Educazione. Sono queste che le parole che formano l’acronimo TILDE, progetto dell’Unione dei Comuni NET, sviluppato nell’ambito del programma Equilibri della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Presentato ufficialmente il 16 febbraio 2023, a distanza di quasi un anno si è tenuto un nuovo incontro per informare sui risultati dei primi 365 di attività, avendo il progetto una durata triennale. Scopo di TILDE è quello di “conciliare vita e lavoro delle donne, coinvolgendo servizi educativi, enti del terzo settore e aziende private. E, a lungo termine, creare una infrastruttura territoriale permanente”.

“Nel 2023 le donne prese in carico dal Progetto TILDE sono state 95: di cui 26 sono già entrate nel mondo del lavoro – 3 con contratto a tempo indeterminato e 16 con contratto a tempo determinato – mentre 27 stanno compiendo un percorso di studi, tra cui una Laurea in Pedagogia. Per altre 6, nel 2024 è previsto un supporto per l’ottenimento della Patente B. Nello stesso anno altre 107 donne verranno prese in carico, portando così il totale a 202, con un complessivo di 381 figli minori”. Sono questi alcuni dei dati snocciolati in una recente conferenza stampa da Marsha Cuccuvé, Welfare Manager Territoriale del progetto, che ha illustrato gli aspetti positivi di TILDE anche attraverso le testimonianze di alcune delle donne beneficiarie di questo sistema. Un risultato che soddisfa Marzia Sica, Responsabile Obiettivo Persone della Fondazione Compagnia di San Paolo, che nel suo intervento ha parlato di TILDE come di “un possibile contributo alle programmazioni politiche future”, sottolineando anche il riscontro positivo della figura del Welfare Manager Territoriale.

Presenti alla conferenza anche Renato Pittalis, sindaco di Leinì e attuale presidente a rotazione dell’Unione NET – che ha sottolineato come la parità di genere non debba essere argomento di ricorrenze specifiche, ma un impegno giornaliero – ed Elena Piastra, sindaca di Settimo – che ha dichiarato che occorre iniziare a “vedere la maternità come un valore aggiunto e non come un impedimento” – . Da parte delle aziende del territorio, inoltre, è anche arrivata la disponibilità all’assunzione di donne vittime di violenza di vario tipo.


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