
Marco Boscolo
CASELLE – Il cambio è avvenuto nella seduta consiliare di sabato 30 luglio dopo le dimissioni per motivi personali di Gianluca Oresta.
di C. Cravero
Come da regolamento, il Consiglio Comunale di sabato 30 luglio si è aperto con la surroga tra i banchi del Movimento 5 Stelle di Gianluca Oresta con Marco Boscolo. Quest’ultimo, una volta seduto vicino al suo capogruppo, Angelo Navone, si è mostrato subito molto preparato sul bilancio. “Sono lieto di constatare – ha esordito il neo consigliere laureato in Economia e Commercio – che, dal punto di vista tecnico il bilancio sia a posto. Tuttavia non compensa le reali mancanze presenti nella nostra comunità. Siete a conoscenza delle difficoltà che incontrano i casellesi? Parecchi non arrivano alla fine del mese. Nonostante ciò la pressione fiscale rimane gravosa. Ci sono case popolari vuote da anni – ha proseguito Boscolo – e gente che attende l’assegnazione di un alloggio. Gli assistenti sociali continuano a ripetere che non ci sono fondi. Ho notato come, per i disabili, siano stati stanzianti solo 20.900 euro. Con un avanzo d’amministrazione di 6 milioni di euro non sarebbe opportuno supportare i bisognosi?” ha domandato la new entry pentastellata concludendo il suo intervento.

Giovanni Isabella
A questo intervento ha risposto l’assessore al bilancio nonché Vicesindaco Giovanni Isabella: “Boscolo, le cose sono un po’ più complicate da come le vede lei – ha spiegato – e a settembre le fornirò le nozioni che le mancano. Nonostante i 3 milioni di tagli di trasferimenti dal Governo, siamo riusciti a non aumentare la pressione fiscale e a non indebitare il municipio. Per quanto riguarda i 6 milioni di euro in cassa – ha continuato Isabella – purtroppo la situazione del pubblico è diversa dal settore privato. Il patto di stabilità non ci permette di prelevare i soldi e spenderli come vogliano. Bisogna rispettare delle regole imposte dallo Stato. Per aiutare i più deboli – ha concluso – l’amministrazione spende 100 mila euro di agevolazioni. Ritengo non sia una cifra così bassa. Senza contare, poi, i 2 milioni e mezzo di aiuti impiegati nel sociale”.