Il Sindaco di Caselle, in uno sfogo, ha mostrato rabbia verso una situazione che non penalizza solo l’ex frazione, ma anche la città dell’aeroporto che rischia anche lo slittamento delle elezioni e il commissariamento.
di Giovanni D’Amelio
Caselle – “Nel rispetto delle condizioni degli altri comuni, ritengo che non si possa più andare avanti così e se il ricorso di Borgaro e Leinì dovesse essere accolto dal TAR, mi riservo di valutare nuovamente le mie scelte e potrei prendere delle decisioni personali impreviste”. Luca Baracco, primo cittadino uscente di Caselle e candidato Sindaco alle amministrativa dell’11 giugno va all’attacco, minacciando addirittura la propria presenza in lista. “I continui ricorsi al Tribunale Amministrativo – aggiunge – non solo penalizzano la realtà mappanese, ma anche quella casellese, che, come in questo mandato, ha dovuto continuamente fare i conti con lo spettro delle elezioni anticipate”. Per legge, infatti, se un Comune durante la sua gestione dovesse perdere all’improvviso il 25% del totale della sua popolazione, cosa che avverrebbe per la città di Caselle che comunque è riuscita a terminare questo mandato a scadenza naturale, deve ritornare alle urne. Quindi, se il TAR dovesse nuovamente congelare l’esistenza di Mappano Comune, Caselle andrebbe alla consultazione, ma queste potrebbero essere annullate dopo poco tempo se nel mentre il neo Comune dovesse ritornare in vita. “E’ come vivere in un limbo con la classica spada di Damocle sospesa sulle nostre teste – conclude Baracco – una situazione innaturale che non sempre permette una corretta programmazione degli interventi e delle scelte da compiere”. Da Borgaro, però, in pochi credono all’eventuale passo indietro di Baracco.
IL CAMMINO BUROCRATICO VERSO LE AMMINISTRATIVE 2017 – Come abbiamo già accennato, il perdurare della situazione sospesa su Mappano non solo sta rendendo difficile il lavoro degli schieramenti politici a Caselle (che al momento ragiona sul voto con il sistema del turno unico, classico dei comuni sotto i 15 mila abitanti) e nella ex frazione, ma, in prospettiva, anche a quello della Prefettura, tanto che se i tempi tecnici elettorali dovessero stringersi all’inverosimile potrebbe anche verificarsi il caso di uno slittamento delle votazioni casellesi con eventuale commissariamento dell’ente. Per capire il perché guardiamo il ruolino della marcia elettorale. Il 27 aprile è la data di affissione dei manifesti per la convocazione dei comizi elettorali e l’inizio del rispetto della par condicio. Venerdì 12 maggio è il giorno di inizio della propaganda elettorale con la presentazione delle liste e dei contrassegni dei vari gruppi (i termini si chiudono alle ore 12 del giorno successivo, sabato 13 maggio). E l’inghippo sta proprio qui. Se il ricorso al TAR contro Mappano Comune dovesse essere presentato, come pare, tra fine aprile e inizio maggio, nel caso il Tribunale Amministrativo nel lasso di qualche giorno verifichi l’accoglibilità dell’atto e proceda alla sospensiva, i tempi per Caselle di ritornare a pensare alle elezioni con il sistema del doppio turno sarebbero veramente risicatissimi e potrebbe veramente chiamare il Prefetto a decisioni insolite. Nel caso non ci fosse ricorso o il TAR non lo accettasse, tutto rimane com’è oggi e il cammino verso le amministrative 2017 si completerebbe con le votazioni che si terranno domenica 11 giugno dalle ore 7 alle 23.