Liliana Bodini, Loredana Meuti e Lucrezia Russo fanno un bilancio sull’andamento dell’annata. Grande attenzione alla didattica e alle nuove forme di insegnamento.
di Giada Rapa
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BORGARO – Secondo Liliana Bodini, dirigente delle scuole cittadine, una delle novità più importanti dell’anno scolastico appena concluso è stata senz’altro l’inaugurazione, giovedì 24 novembre 2016, dello spazio multimediale 3.0 presso il plesso Defassi. “L’aula, oltre che dalle classi dell’istituto è anche stata utilizzata per corsi di aggiornamento da parte dei docenti” spiega Bodini insieme alla maestra Daniela Di Giovanni, Responsabile dei POF, i Piani di Offerta Formativa. “Per quanto riguarda l’anno appena trascorso, per il miglioramento dell’insegnamento abbiamo focalizzato l’attenzione sulla lingua italiana e sulla matematica. Questo fa parte di quello che noi chiamiamo Progettone, che parte dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola media, attivato grazie al Fondo dell’Istituto”. Tantissimi anche i progetti definiti “extra”, ma che alla fine rientrano nel curriculum scolastico, attivati anche grazie al contributo del Comune e delle famiglie, che si sono sempre dimostrate molto partecipi. Tre i principali filoni sui quali l’Istituto si è concentrato: il potenziamento della lingua inglese, l’attenzione allo sport e alla sana alimentazione, lo sviluppo di Salute, Cittadinanza e Costituzione. “Soprattutto con i ragazzi della secondaria siamo molto attenti alle tematiche relative al cyber-bullismo, alla violenza contro le donne e alla legalità. Proprio su questo tema, per esempio, una delle nostre classi ha vinto il progetto Se Vuoi patrocinato dal Comune. Inoltre relativamente al miglioramento delle competenze abbiamo aderito ai progetti Coding e IBM sull’esperienza robotica Missione su Marte”. Oltre alle molteplici attività, un altro cardine dell’Istituto è senza dubbio la solidarietà. “In base alla nostra esperienza però possiamo affermare che le cose funzionano solo se c’è collaborazione e alleanza educativa tra scuola e famiglia” conclude la Bodini.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASELLE –Secondo Loredana Meuti, dirigente scolastica della città dell’aeroporto “il Bilancio di quest’anno scolastico può definirsi molto positivo su tutti i fronti. Sia su quello didattico, dal momento che i docenti hanno iniziato a prendere in considerazione nuove forme di insegnamento e a utilizzare maggiormente le nuove tecnologie soprattutto grazie ai bandi PON, sia dal punto di vista formativo. Da diversi anni, infatti, il nostro istituto lavora in modo particolare sui progetti formativi, offrendo molteplici percorsi ai nostri ragazzi, riguardano la cultura 360 gradi”. Tra questi quello di musica e di teatro che si sono rivelati particolarmente utili per favorire l’inclusione e il recupero degli alunni con difficoltà, anche grazie a un partenariato con la Cooperativa Frassati. Grande attenzione anche per lo sviluppo del pensiero critico dei giovani. In tal senso, infatti, in occasione della Giornata della Memoria gli studenti delle terze medie sono stati invitati a produrre una ricerca storica sulla Shoà, legata alla propaganda del campo di Terezin e a sua volta connesso alla propaganda in atto al giorno d’oggi, le cui riflessioni sono anche state lette presso la Comunità Ebraica di Torino. Non mancano attività legate alla prevenzione di bullismo e cyber-bullismo, di educazione alla salute e di promozione allo sport. “Tra i tanti progetti, quest’anno abbiamo anche realizzato un mio sogno nel cassetto, ovvero la Settimana della Cultura nella scuola media. Per 5 giorni lavorativi abbiamo sospeso le attività scolastiche, dando la possibilità di sperimentare il viaggio all’estero, potenziare la lingua straniera attraverso i Cineforum o effettuare percorsi artistici con visite ai musei. Inoltre ci tengo a ringraziare le famiglie degli alunni e i nostri sponsor che grazie al loro contributo ci permettono di proseguire con le nostre attività. Inoltre un sentito grazie anche al Comune, che ogni anno investe circa 6 mila euro nei nostri progetti” conclude la Meuti.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MAPPANO – Bilancio positivo anche per Lucrezia Russo, dirigente dell’IC mappanese. “Nonostante le poche risorse economiche a disposizione, con la collaborazione di tutta la comunità scolastica, dai docenti alle famiglie e delle realtà del territorio, la scuola è riuscita ad ampliare l’offerta formativa prevista per i bambini”. E anche in questo caso l’attenzione dell’Istituto si dirama in più direzioni, prestando particolare attenzione ad esempio alle nuove tecnologie grazie anche all’adesione ai Bandi PON e all’apprendimento delle lingue straniere con progetto trasversale in lingua francese che coinvolge tutti gli alunni dall’ultimo anno dell’Infanzia fino all’ultimo delle medie e corsi di preparazione all’esame di certificazione internazionale di Lingua Francese DELF. “Non mancano i progetti di sensibilizzazione alla cittadinanza attiva, come il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze a cui partecipano le classi V o il progetto Supercittadini promosso dal Centro Commerciale Bennet di Caselle, volto a incrementare la coscienza del bene pubblico. In questuo caso sono state le classi IV a concorrere, ottenendo il 1° posto. Inoltre non possiamo non citare il Progetto Sicurezza, realizzato in collaborazione con la Croce Rossa di Mappano per le classi III, i Vigili del Fuoco di Caselle per le classi IV e la Polizia Municipale di Mappano per le classi V” spiega la Russo. Particolare importanza viene rivestita anche all’attività teatrale. “Le classi III hanno prodotto una rielaborazione teatrale con l’esperto regista Montagna del libro La magica medicina di Roald Dahl e lo hanno portato in scena presso il teatro di Leinì, mentre le classi V sono state coinvolte nel progetto di teatro sociale congiuntamente agli ospiti della Piccola Casa del Cottolengo di Mappano. Il progetto Siamo QUI ha coinvolto i due gruppi nella costruzione di una semplice rappresentazione teatrale sul tema dell’incontro dell’altro: insieme i ragazzi hanno interagito creando un grande rapporto di amicizia che andava al di là della differenza anagrafica e delle difficoltà di comunicazione”. In ultimo ricordiamo che l’Istituto offre molteplici attività legate allo sport e all’alimentazione sana. “Tutti i progetti hanno incontrato il favore degli allievi e l’apprezzamento da parte delle famiglie” conclude la Russo.