Caselle in difesa delle donne/1: Blessy Alohan e la sua storia di migrazione


È iniziato ieri sera il cammino in rosa organizzato dalla Commissione Pari Opportunità, il quale punta l’attenzione sull’universo femminile e le diverse realtà che questo si trova ad affrontare.

di Alessia Sette

Caselle – La Commissione Pari Opportunità ha dato il via al Marzo al femminile: quattro serate per quattro storie di vita rivolte alla riflessione, alla maggiore sensibilizzazione e alla conoscenza. Alle ore 21 di ieri, 7 marzo, presso la sala consiliare di Palazzo Mosca è stata presentato Blessy e l’approdo sull’isola di Ariel: una storia di migrazione, di difficoltà e sofferenza, ma anche di coraggio e rinascita. Alla serata sono intervenuta anche Alessandra Bertolin, Flor Vidaurre De Maria e Silvana Perrone.

Blessy Alohan, una ragazza che 8 anni fa è arrivata dalla Nigeria con un bagaglio pieno di sogni, con la voglia di fare e vivere una vita normale. La realtà con la quale si è trovata a convivere è stata però drammatica e spiazzante: dopo tre giorni di viaggio, arrivata a Roma aveva sulle spalle un debito di 15 mila euro da pagare per essere stata portata in Italia. Le erano state fatte promesse di una vita onesta, ma è stata gettata su una strada: i patti erano chiari, doveva prostituirsi sennò le avrebbero ucciso il fratello. Blessy, però, si rifiuta, scappa e denuncia, riceve botte e la minaccia si concretizza: il fratello viene ucciso, per il suo non volere fare quella vita. Poi quando tutto sembra perduto, un angelo custode le si avvicina e inizia il suo percorso di rinascita con l’associazione L’isola di Ariel. Oggi Blessy ha il sorriso di chi ha lottato e ha vinto, di quell’uno su mille che ce la fa, canzone della sua rinascita.

“Oggi affrontiamo temi che purtroppo scottano ancora – dichiara Angela Grimaldi, assessora – in cui la schiavitù è ancora palese e la si trova sotto diversi aspetti. La storia di Blessy sembra lontana, ,a lo è solo in apparenza”. “La violenza  – aggiunge Loredana Bagnato, Presidentessa della Commissione Pari Oppotyunità – è celata in situazioni che non sembrano così palesi: la donna è trasversalmente schiava in catene sociali e culturali. L’unico mezzo per lottare è la conoscenza”. Importanti anche le testimonianze di Florh Vidaurre De Maria la quale punta il focus sulla lingua, fonte di diritto, di cambiamento e di potere per le donne, e di Silvana Perrone, Presidentessa dell’Isola di Ariel. Quest’ultima racconta del loro centro di accoglienza, un luogo di emergenza, dove chi arriva è al limite della dignità umana. Il loro obiettivo è trovare insieme il coraggio e la forza di dire no al ricatto e all’abuso, in cui il cambiamento culturale arriva denunciando.

Conclude la serata il Sindaco, Luca Baracco: “Di fronte a certe storie, a volte i commenti sono superflui e retorici, non possiamo fare altro che ascoltare. Questa è il primo di una serie di appuntamenti che mostrano la concretezza degli obiettivi: un cammino reso possibile da un costante impegno, che ci porta ad affrontare diverse realtà. Il tutto senza cadere nelle semplificazioni eccessive, le quali spersonalizzano episodi drammatici di quotidianità: dietro le situazioni, ci sono volti e persone. Importante la scelta dei temi proposti dalla Commissione Pari Opportunità: il cambiamento, che sfocia in un modo diverso di vedere, e con il quale apportiamo un pezzo di trasformazione in questo mondo. Il dubbio e il distacco generano paura, la paura violenza e noi dobbiamo spezzare questo circolo vizioso”.

Il prossimo appuntamento è previsto per martedì 14 marzo sempre alle ore 21, con “Mia nonna Santina” storia di una partigiana, staffetta, madre e lavoratrice.


Commenti

commenti

Alessia Sette