Domani, giovedì 2 marzo, si terrà un incontro organizzato dall’Istituto Comprensivo riguardante il ghetto di Terezin, tema spesso poco trattato, ma di estrema rilevanza.
di Alessia Sette
Caselle – Spesso per la giornata della memoria si organizzano eventi circostanziati a quella data, altre volte si preparano iniziative che ricadano più sul lungo termine. Ecco che giovedì sera alle ore 20 presso la Sala Fratelli Cervi di via Mazzini 60 ci sarà la presentazione del progetto “Terezin, la propaganda che uccide”. Si tratta di un incontro durante il quale saranno esposti letture e pensieri, illustrate immagini e video su una realtà spesso celata: il campo di concentramento di Terezin, cittadina a 60 km da Praga. L’evento è il frutto di un duro e impegnativo lavoro effettuato dai ragazzi e dalle ragazze dell’Istituto Comprensivo di Caselle, che con il supporto della professoressa Antonacci e altri docenti hanno preparato molto materiale sul tema. Alla serata saranno presenti il Rabbino Capo di Torino Ariel Di Porto, il Presidente della comunità ebraica di Torino Dario Disegni, il suo Vice David Sorani, il Vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giulio Disegni e la dirigente scolastica delle scuole ebraiche di Torino Sonia Brunetti. Oltre a loro, saranno presenti i rappresentanti delle maggiori associazioni culturali di caselle Pro Loco, Aegis, Anpi, IT ART, La Forgia e molti altri.
“Si tratta di uno straordinario progetto – dichiara l’assessora alla Cultura Erica Santoro – realizzato dalle terze medie su un tema molto importante. Ci saranno quattro blocchi che verranno presentati, in cui si mostrerà come partendo dalle filosofie del passato, alcune siano arrivate a diventare la base di idee nazionaliste. Sarà raccontata la storia del ghetto di Terezin, in cui furono rinchiusi 150 mila ebrei e si vedrà la propaganda spietata fatta su di esso, trasformandolo in 24 ore in un giardino paradisiaco per alterare la situazione drammatica. Verrà, poi, presentata l’attualizzazione del tema propagandistico, facendo un paragone tra il passato e il presente, nel quale può ancora oggi occupare posizioni fuorvianti, portando il tutto fuori controllo. La presenza alla serata di più alte cariche della comunità ebraica torinese – prosegue l’assessora – è molto importante, una sorta di fratellanza gemellata. Ci tengo a sottolineare l’impegno messo da parte degli alunni, che agiscono non solo per i voti, e naturalmente provo una grandissima gratitudine nei confronti delle insegnanti, non solo delle medie, ma dell’intero Istituto”.