Riconfermato a fine luglio alla guida dell’ente, il Sindaco di Caselle lavorerà per i prossimi due anni per potenziare i servizi socio-assistenziali, la contestualizzazione territoriale e la progettazione comune.
di Giada Rapa
Caselle – Durante la seduta che si è svolta lo scorso 26 luglio, il Consiglio dell’Unione dei Comuni NET ha eletto Presidente per il secondo mandato Luca Baracco, Sindaco di Caselle, che rimarrà in carica per due 2 anni., Il Presidente sembra avere bene in mente quali progetti sviluppare e quali obiettivi raggiungere per il bene dei 7 comuni associati (Borgaro, Settimo, San Mauro, Volpiano, San Benigno, Leinì e appunto Caselle). Come espresso nelle linee di mandato 2017/2019, sono in modo particolare tre le aree sulle quali intervenire maggiormente.
“Innanzitutto il potenziamento dei servizi socio-assistenziali, soprattutto in considerazione della complessa situazione che ci troviamo a vivere, nonché dell’attuazione degli strumenti recentemente introdotti a sostegno delle politiche sociali quali il Sostegno per l’Inclusione Attiva -SIA- e il Reddito di Inclusione –REI-, che dovrebbe entrare in vigore da gennaio 2018” spiega Baracco. Obiettivi primari sono quindi intraprendere azioni di carattere preventivo e di tutela nei confronti di bambini, giovani e anziani in condizioni di disagio.
La seconda area di intervento è la contestualizzazione territoriale, dal momento che il perimetro dell’Unione rappresenta anche la zona omogenea individuata dalla Città Metropolitana. “Siamo la seconda realtà dopo Torino a gestire un’area piuttosto vasta che comprende circa 135 mila abitanti. Molto importante in quest’ottica, quindi, è il lavoro di squadra”. E proprio sul lavoro di squadra si basa anche il terzo obiettivo del mandato di Baracco: la progettazione comune. “Abbiamo notato che molti bandi a livello non solo regionale, tendono a premiare le organizzazioni strutturate di enti, portando punteggi migliori e contribuendo all’economia di scala e alle sinergie. Questo è senza dubbio un importante elemento aggiuntivo a un percorso che i singoli comuni avrebbero difficoltà ad affrontare da soli” conclude Baracco.