La canzone è uscita in anteprima ad inizio giugno. Una sintesi del tempo che passa, nella speranza di aver fatto le scelte giuste nella vita.
di Giada Rapa
Poco più di un anno fa, in occasione della Giornata della Memoria, il casellese Massimo Ferrarini faceva uscire il suo singolo “Treblinka”: un brano duro, composto per tentare, anche attraverso l’arte, di arrestare l’ombra del negazionismo nonostante le evidenze della storia. Un brano che ha ottenuto immediatamente un buon riscontro, definito “inatteso” dallo stesso Ferrarini, con oltre 20.000 visualizzazioni sulla pagina Facebook dell’autore e la condivisione da parte dell’ANPI sul proprio sito internet.
Più leggero, ma non per questo meno impegnato, è il nuovo singolo, “Nessun Reso” uscito in anteprima il 2 giugno, giornata della Festa della Repubblica. “Un pezzo scritto circa 25/30 anni fa, che sicuramente ha visto molteplici modifiche. Anzi, quella di oggi si può definire una riedizione aggiornata proprio di quel testo” racconta Ferrarini, che parla di “Nessun Reso” come di una sorta di bilancio di quegli ex 20enni che ora, a metà della propria vita, si ritrovano a sperare di aver fatto le scelte giuste. “Questa canzone racconta di chi si guarda indietro, mantenendo comunque il sapore, lo spirito e l’intenzione di quei 20 anni ormai passati, dove tante cose che adesso fanno parte della nostra quotidianità non c’erano. Ma allo stesso tempo vuole anche essere un richiamo ai valori e all’amicizia. Possono infatti cambiarci intorno tantissime cose: il tempo passa, la società si evolve, noi stessi cresciamo e mutiamo: ma determinati capisaldi devono essere mantenuti a prescindere dal progresso e da ogni altra condizione” continua l’autore, scherzando sul fatto che il suo pensiero possa forse risultare un po’ aulico.
Intanto, Ferrarini sta lavorando all’uscita di un altro singolo. “Ogni tanto faccio uscire un pezzo nuovo, ma mi rendo conto di non essere particolarmente produttivo sotto questo aspetto. Qualcuno di recente mi ha detto che pubblico un singolo ogni 10 anni: vorrà dire che la mia vita sarà un album di cui, forse, soltanto adesso sto iniziando a scrivere il lato B”.