L’assessora uscente del PD, in un lungo post su Facebook spiega le ragioni del suo passo indietro, dopo che lei stessa aveva dato la disponibilità a puntare alla carica più alta nelle prossime votazioni del 12 giugno.
dalla Redazione
Angela Grimaldi non sarà la candidata Sindaca del centro sinistra nelle prossime consultazioni comunali casellesi del 12 giugno. Ad annunciarlo sulla sua pagina Facebook è la stessa assessora uscente con in un lungo post da lei intitolato emblematicamente Non a tutti i costi, non a costo di tutto!.
“Viviamo un momento storico complesso – esordisce Grimaldi – sia a livello nazionale sia a livello locale. Il percepito è spesso lontano dalla realtà ed il raccontato prevale sul vissuto. Credo fermamente nel valore aggiunto del ruolo femminile in questa società: sono certa che quando aumenteranno i contributi femminili nelle posizioni apicali e a favore della collettività tutta avremmo raggiunto il vero senso della parità ed il vero senso di comunità“.
L’assessora prosegue il suo sfogo confermando di condividere i valori del Partito Democratico, ma anche di un dibattito interno al circolo cittadino che qualcuno non sta proprio basando sul fair play. “Ritengo che ogni percorso di cambiamento, soprattutto se rivolto verso la società, debba essere condiviso e vissuto tra e con la gente” e non “anteponendo l’ambizione personale al bene della comunità”. Grimaldi, quindi, dopo aver accennato al percorso politico-amministrativo da lei intrapreso in questi anni, passa alle conclusioni. “Ritengo che la mia scelta non sia un passo indietro, ma bensì un passo insieme, cercando di agevolare allo stesso tempo il percorso di individuazione di una figura che possa rappresentarci tutte e tutti, a servizio degli altri, soprattutto degli ultimi, per prepararci ad una sempre maggiore consapevolezza dell’importanza che ognuno di noi ha, indipendentemente dal sesso e dal ruolo sociale, e che può mettersi a disposizione degli altri, senza tentazioni di superiorità, ma per raggiungere quegli scopi alti che a volte sono lontani alla politica nazionale perché spesso ignara del vissuto quotidiano del popolo“.