A vent’anni dal terribile evento, l’amministrazione comunale ha rinnovato la tradizione di portare omaggio ai caduti. “Quanto accaduto è ancora vivo nel nostro ricordo” ha commentato il Sindaco Marsaglia.
di Giada Rapa
12 novembre 2003, 10.45 ora locale: la base italiana “Maestrale”, situata nella città irachena di Nassiriya e presidiata dai carabinieri italiani in missione di pace, subisce un attentato terroristico. 28 le vittime: 2 carabinieri, 5 militari dell’esercito, 2 civili e 9 iracheni. A distanza di 20 anni, l’amministrazione comunale di Caselle ha voluto celebrare la ricorrenza, “perché – ha esordito il Sindaco Giuseppe Marsaglia – quanto accaduto è ancora vivo nel nostro ricordo”.
Un pensiero è poi andato ai familiari delle vittime e a tutte le Missioni di Pace che, ha ricordato il primo cittadino, dal dopoguerra a oggi hanno interessato l’Italia per 120 volte. “Attualmente, invece, l’Italia è presente con i suoi militari in 35 luoghi diversi: sono quindi tantissimi i soggetti che, nel mondo, si impegnano per garantire quella pace che tante volte diamo per scontata”. In ultimo, un ringraziamento alle Forze Armate che, a livello locale, garantiscono giornalmente la nostra sicurezza.
La cerimonia, svoltasi davanti al monumento dedicato alle Vittime di Nassiriya in via Savonarola, ha visto anche la partecipazione del comandante dell’Arma della Stazione di Caselle, Maresciallo Fabio Fornaiolo, del comandante della Polizia Locale, Alessandro Teppa, delle associazioni del territorio, della Vicesindaca Giuliana Aghemo – oltre ad alcuni rappresentati dei gruppi di opposizione consiliare – al Gruppo Alpini di Borgaro e di Caselle e ai Bersaglieri di Borgaro.