Causa scatenante è stata la mancata fermata del treno delle autorità, durante il viaggio inaugurale di venerdì 19 gennaio, presso la stazione casellese, cosa avvenuta invece in tutti gli altri comuni interessati. Sgarbo istituzionale o scelta consapevole?
di Giada Rapa
Venerdì 19 gennaio si è tenuto il viaggio inaugurale della tratta ferroviaria Torino-Ceres, finalmente riattivata dopo una lunga attesa. Un evento che ha visto la presenza anche del Ministro dei trasporti e delle Infrastrutture, nonché vice premier, Matteo Salvini, e del Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, con ben due conferenze stampa – una a Ciriè, l’altra presso l’aeroporto di Caselle – e la fermata del treno in tutte le stazioni interessate dalla tratta. Tutte tranne una, perché se è vero che presso l’aeroporto “Sandro Pertini” si è tenuto l’incontro con la stampa, il treno – di fatto – a Caselle città non si è fermato. Una scelta che ha fatto discutere soprattutto attraverso i social network e che ha portato anche il consigliere di opposizione Endrio Milano a intervenire.
“La Regione Piemonte si è resa responsabile di un grave sgarbo istituzionale verso la Città di Caselle, e come casellese mi sento gravemente offeso da questo comportamento non giustificabile” ha commentato attraverso una nota stampa, stupendosi anche di una mancata reazione da parte dell’amministrazione comunale. “Anziché partecipare plaudenti alle manifestazioni, magari per farsi fotografare col Ministro, il sindaco e la Giunta avrebbero dovuto esternare la loro indignazione” ha continuato Milano, affermando poi che, forse, la scelta è stata in qualche modo obbligata dalle condizioni “indecorose della nuova stazione e da quella storica incerottata”.
“Se questo è il caso si è trattato di un’altra occasione persa per Caselle, perché anziché incaponirsi sul vecchio Baulino era forse meglio portare a termine almeno il recupero esterno della vecchia stazione” ha concluso il consigliere.
