San Francesco al Campo: velodromo ancora inagibile, l’Ardor emigra a Cirié


Shome_destra_2litta ad ottobre l’apertura del centro sportivo di via Ghetto. Sospesa ogni manifestazione ciclistica. L’assessora Re: “La ditta ci consegnerà l’impianto entro fine mese”.

di Cristiano Cravero

San Francesco al Campo – Nonostante le dichiarazioni dei giorni scorsi, l’amministrazione comunale non riuscirà a renderà disponibile il campo da calcio all’Ardor in tempo per l’inizio del campionato, fissato per domenica 25 settembre. “A fine agosto – puntualizza il Presidente della società giallo-rossa, Aldo Buratto – pensavamo di poter ottenere l’area gioco entro l’11 settembre per disputare la gara di Coppa Piemonte. Purtroppo il Comune non ha potuto consegnarci le chiavi dell’impianto perché i lavori al velodromo Francone non sono ancora conclusi. Dunque – continua Buratto – abbiamo dovuto trovare un’altra soluzione, affittando l’area di Ciriè. La medesima situazione si verificherà domenica prossima, con l’inizio del campionato, in occasione del quale non esordiremo in casa. Auspichiamo di poter utilizzare la struttura di via Ghetto al più presto e siamo pronti a svolgere noi stessi gli interventi necessari per ammobiliare gli spogliatoi”. D’altronde l’erba è stata seminata nemmeno un mese fa e questo certo non agevola l’entrata in campo dei calciatori in tempi brevissimi.

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L’inagibilità riguarda anche il velodromo dove, a fine mese, si sarebbero dovute svolgere delle prove ciclistiche. “Per ora siamo stati costretti a sospendere l’attività agonistica a causa degli interventi ancora in corso nel centro sportivo – spiega il referente dell’associazione Velodromo, Luciano Francone – anche se ci hanno assicurato che l’agibilità dovrebbero darla entro il primo ottobre. Nel frattempo, non è possibile utilizzare nulla”.

Chiarimento d’obbligo da parte dell’assessora Barbara Re: “La ditta ci consegnerà la pista delle bici e il campo da calcio per fine settembre. Quindi, dopo il collaudo, la struttura verrà aperta alle associazioni sportive che, solitamente, ne usufruiscono. Ricordo che, di recente, è stato necessario alzare la recinzione di alcuni centimetri. Il Francone – conclude Re – quasi sicuramente sarà inaugurato alla presenza delle autorità regionali la prossima primavera, in modo da poterci organizzare con maggiore calma”.


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Giovanni D'Amelio