La prima volta di Patrizia Battagliotti, candidata Sindaca dei 5 Stelle a San Maurizio


Si è tenuta nel pomeriggio di ieri, venerdì 28 aprile, la presentazione ufficiale della capolista pentastellata. Il Movimento all’esordio in una competizione elettorale per le comunali.

di Cinzia Somma

San Maurizio Canavese – Sala gremita al piano terra di Palazzo Civico per la presentazione della candidata Sindaca del Movimento 5 Stelle, Patrizia Battagliotti, alle prossime elezioni comunali dell’11 giugno.. A fianco della Battagliotti, Stefano Audino consigliere comunale di San Carlo, il consigliere regionale Davide Bono e il senatore Alberto Airola. In corso d’opera si è aggiunto anche il Sindaco di Venaria Reale, Roberto Falcone, che ha raccontato la sua esperienza da primo cittadino.

Battagliotti ha fatto una veloce presentazione di se, delle sue esperienze lavorative nel campo della moda con stilisti mondiali e del suo trascorso in un paese della Romagna, dove ha provato che le città funzionano bene se ci sono i servizi a disposizione di tutti i cittadini: parchi gioco, piste ciclabili, strutture per lo svago e la cultura E poi ha raccontato della sua passione per il sociale. “Un politico – ha sostenuto – deve saper ascoltare e aiutare i cittadini per risolvere i loro problemi”. Battagliotti ha ricordato i recenti sopralluoghi negli ospedali di Ciriè e di Lanzo e gli interventi per evitare l’ampliamento della discarica di Grosso.

La candidata Sindaca ha quindi parlato di ciò che rappresenta per lei il Movimento e della scelta di essersi messa a disposizione dei sanmauriziesi. “Noi non lavoriamo per i cittadini, noi siamo al servizio dei cittadini, la nostra forza è la coesione. Stare insieme e condividere è fondamentale per fare rete e raggiungere gli obiettivi”. Perché votare il Movimento? “Perché – ha risposto Battagliotti – noi rappresentiamo una vera alternativa per il rinnovamento, perché la gente conosce chi ha di fronte. In questi mesi abbiamo presidiato molti banchetti in giro per il territorio e ci saremo anche dopo, comunque vadano le cose“.


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Giovanni D'Amelio