A qualche giorno di distanza dalla sentenza del Consiglio di Stato, che ha dato ragione al Comune, il primo cittadino ha convocato ieri, lunedì 20 marzo, una conferenza stampa per esprimere il suo pensiero sull’intera vicenda. E per aprire la campagna elettorale.
di G. D’A.
Sulla spinosa vicenda Sefas l’intera amministrazione può tirare un respiro di sollievo, primo fra tutti il Sindaco Paolo Biavati. Come abbiamo riportato in un nostro articolo qualche giorno fa, lo scorso 14 marzo il Consiglio di Stato ha emesso l’attesissima sentenza sul contenzione che da anni vede contrapposti l’ente sanmauriziese e la ditta costruttrice Sefas, in merito alla realizzazione di un complesso residenziale in viale Europa ritenuto alla sua ultimazione non conforme alla legge dall’Ufficio Tecnico di Palazzo Civico. Un atto che, dopo ricorsi civili e penali, proscioglie definitivamente da ogni responsabilità il Comune e che quindi scongiurata ogni ipotesi di maxi risarcimento a suo carico. “Finalmente è stato riconosciuto il corretto operato dell’amministrazione e dei nostri uffici” ha esordito il Sindaco Paolo Biavati aprendo la conferenza stampa convocata ieri in municipio per commentare l’atto emesso dall’organo di giustizia amministrativa.
“Dopo anni di accuse ingiustificate, con questa sentenza il Consiglio di Stato ha riconosciuto un proprio errore procedurale revocando un proprio atto emesso sul caso nell’aprile dello scorso anno. Si torna così indietro alla sentenza del TAR dell’ottobre del 2014 che ci aveva dato ragione e contro la quale Sefas si era appellata. Da ora in poi – ha avvisato il primo cittadino – chi continuerà a sostenere la nostra colpevolezza potrà incorrere nel reato di diffamazione”. “Il rammarico maggiore – ha proseguito Biavati – è rivolto alle oltre 40 famiglie che loro malgrado si sono trovate coinvolte nel procedimento e obbligate a pagare di tasca propria errori commessi da altri. Auspico che da ora in poi quella zona della cittadina non venga più vista come un’area problematica”.
Un’ulteriore buona notizia per le casse del Comune è che nessuna cifra monetaria dovrà essere riconosciuta a Sefas. “I 280 mila euro di fondo, da noi accantonati precauzionalmente per fare fronte ad un eventuale esito negativo della procedura, tornano a nostra completa disposizione e saranno utilizzati per la realizzazione di servizi utili alla cittadinanza” ha concluso il primo cittadino che in questa maniera ha aperto la campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative che lo vede ricandidato Sindaco.