Mappano Comune: dopo Settimo tocca a Leinì?


cartina-mappanoDa tempo, nel recinto della politica locale gira voce che la città leinicese stia valutando la possibilità di appellarsi al TAR contro la nascita del nuovo Municipio. Fonti vicino alla Sindaca Leone né confermano né smentiscono.

di Cristiano Cravero

Mappano/Leinì – Chi ha paura del Comune di Mappano? E’ questa la domanda che i molti mappanesi si pongono da quando, oltre due anni or sono, un referendum decretava la nascita del nuovo ente, bloccata successivamente dal ricorso al TAR dell’amministrazione di Settimo. Per dirimere la questione, da tempo sono scese in campo la Regione Piemonte e la Città Metropolitana di Torino, che con rispettivi tavoli stanno cercando di ricomporre il quadro dialogando con tutte le parti in causa. Un ultimo incontro istituzionale si è svolto il 28 ottobre, durante il quale il Comune di Settimo ha sollecitato delle verifiche per questioni che tengono ancora in piedi il suo ricorso al TAR.

Nonostante ciò, esiste già una bozza di protocollo d’intesa con la Regione per ritirarlo appena queste questioni saranno risolte. A quel punto Mappano sarà libero di diventare Comune. A meno che non intervenga qualche altro ricorso. E voci attendibili, sempre più frequentemente additano il Comune di Leini come l’ennesimo soggetto pronto a frustrare le velleità di autonomia dei mappanesi. Infatti la città, con la nascita di Mappano Comune, perderebbe tutta l’area industriale della zona, subendo un gravissimo danno economico che metterebbe in serio rischio la tenuta finanziaria dell’ente. A nostre puntuali domande, fonti vicino alla Sindaca Gabriella Leone affermano che questa ipotesi non è ancora stata presa in considerazione, ma sarà vagliata attentamente agli inizi del prossimo anno. Prima bisogna attendere le mosse del Sindaco di Settimo, Fabrizio Puppo e solo successivamente sarà presa una decisione.

 

 

 


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Giovanni D'Amelio