L’Intervista – Il calcio secondo Ignazio Bullaro


Questo mese abbiamo incontrato uno dei responsabili delle squadre giovanili della GSD Mappanese e che maggiormente rappresenta la società. “Il mio sogno nel cassetto è creare una squadra interamente femminile”.

di Cristiano Cravero

Ignazio Bullaro

Bullaro, come è nata la tua passione per il calcio? Circa dieci anni orsono, quando sono entrato a far parte dei collaboratori del gruppo sportivo Mappanese. Fino a quel momento il mio amore per questo sport era dettato dal fatto di avere un figlio che appassionato di questo sport iniziava a tirare i primi calci ad un pallone proprio qui su questo terreno. Come tutti i papà ho seguito il mio piccolo campione e da li ho iniziato a collaborare con chi allora aveva in gestione la categoria dei piccolini amici. Ora sono responsabile di questa categoria che mi sta dando enormi soddisfazioni sia sportive e sia personali.

Quali sono i tuoi compiti? Il mio ruolo è insegnare i sani valori dello sport, ma maggiormente della vita, il rispetto per gli avversari perché in questa categoria, che prende da un’età di 5/6 anni, il risultato sportivo conta fino ad un certo punto. I ragazzini devono divertirsi e iniziare ad amare questo sport. Io da solo, però, non riuscirei a fare molto perché è importantissimo l’apporto di tutti i genitori che mi accompagnano in tutte le fasi di questa impresa, che culmina con il nostro grande torneo di fine stagione dedicato a Peppino Impastato.

Con le amministrazioni di Borgaro e Caselle come sono i rapporti? Essendo sotto il territorio borgarese abbiamo in prevalenza rapporti con l’amministrazione di Borgaro, ma quotidianamente collaboriamo con il CIM in tutte le manifestazioni che organizza e cerchiamo di renderci utili per il fabbisogno della comunità mappanese. Con l’amministrazione borgarese abbiamo iniziato una serie di incontri per cercare di risolvere un po’ di problemi che quotidianamente incontriamo sulla nostra struttura, ad esempio poco tempo fa abbiamo fatto presente all’assessore Luigi Spinelli le condizioni della nostra strada di accesso al campo. Dopo un primo momento in cui sembrava che le nostre istanze restassero vane ora stiamo avendo incontri con il Comune per verificare i rimedi alla situazione. Insomma un buon rapporto con tutti.

E con i cugini dell’Atletico Mappano Volpiano? In tutta sostanza diciamo buoni. Loro hanno la loro attività e noi la nostra e cerchiamo di collaborare per le manifestazioni sportive che si organizzano inviandoci a vicenda. Insomma un po’ di rivalità non guasta e ci sprona a fare sempre meglio. Unica cosa che ci tengo a precisare è che anche se ci sono rivalità come magari possono esserci tra Juventus e Torino basta che tutto resti in una contesa sana senza andare ad intaccare i rapporti di amicizia che in tanti anni si sono creati tra noi e loro.

C’è qualcuno che in particolar modo vuoi ringraziare? Nessuno in particolare se no rischierei di dimenticare qualcuno, anche se un grazie lo devo in modo significativo al nostro Presidente, Bruno Morando, che ci appoggia in tutte le attività che comunemente decidiamo di fare.

Un sogno nel cassetto? Si, arrivare a creare una squadra di calcio interamente femminile.

 


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Giovanni D'Amelio