L’incontro tra la partigiana e i ragazzi delle classi terze della media Giovanni Falcone è stata una preparazione in vista della ricorrenza del 25 aprile. Un’occasione per ricordare ai giovani di non temere di esprimere e difendere le proprie idee.
dalla Redazione
Mappano – In occasione della ricorrenza della Liberazione, mercoledì 19 i ragazzi delle classi terze della scuola media Giovanni Falcone hanno incontrato la partigiana Gisella Giambone, classe 1931 e figlia di Eusebio Giambone, fucilato al Martinetto di Torino. Gisella ha fatto la partigiana dal marzo del 1944, a soli 14 anni, fino alla fine della guerra, nella Brigata Curiel. L’evento, organizzato in collaborazione con Vincenzo Santullo dell’ANPI Provinciale di Torino, è stato programmato dalla Dirigente Scolastica Lucrezia Russo e dai docenti di lettere delle classi terze, a conclusione di un progetto che prevedeva l’approfondimento degli avvenimenti legati alla Resistenza Italiana e, in particolar modo, dell’importante ruolo che ebbero le donne durante questo periodo storico. Coordinati dalla docente di arte, Catia Pugliese, i ragazzi hanno allestito una mostra sulle Donne nella Resistenza italiana, che nei prossimi giorni sarà aperta alla comunità mappanese e che è stata inaugurata proprio dalla signora Giambone.
La mattinata è iniziata con l’Inno Nazionale Italiano in versione integrale e il canto simbolo della Resistenza “Fischia il Vento”, che i ragazzi hanno imparato grazie ai docente di musica – Coccon e Bar – e che hanno intonato per dare il benvenuto a Gisella. Nel suo discorso introduttivo la Dirigente Russo ha più volte sottolineato l’importanza, per i ragazzi, della “testimonianza storica di persone come Gisella che in prima persona, pur giovanissime, hanno combattuto, rischiando la propria vita, al fianco di chi lottava per la difesa di quei valori come la Libertà, l’Uguaglianza, la Giustizia” e di come la scuola debba farsi carico di custodire queste testimonianze. La partigiana ha successivamente raccontato la sua esperienza di giovane esiliata in Francia e di giovane partigiana in Italia, il suo rapporto con il padre, la condizione delle donna nell’Italia fascista soprattutto al Sud Italia, il suo impegno nella diffusione tra i giovani degli ideali antifascisti. Ma soprattutto il suo desiderio di essere sempre tra i ragazzi per spronarli ad andare controcorrente, a non aver paura ad esprimere e a difendere in prima persona le proprie idee, a diffidare di chi impedisce agli altri di farlo.
All’incontro hanno anche partecipato il Presidente del CIM Valter Campioni, il Sindaco di Caselle Luca Baracco con l’assessora alle Pari Opportunità Angela Grimaldi, il Commissario di polizia municipale Roberto Mattiello della Polizia Localee la Presidente del Consiglio d’Istituto Manuela Milani.