Mappano: l’Istituto Falcone celebra la Costituzione e ricorda i magistrati uccisi dalla mafia


Ospiti dell’evento i partigiani Gisella Giambone e Palmiro Gonzato, che hanno consegnato ai ragazzi delle classi III una copia della Costituzione Italiana.

di Giada Rapa

Mappano – “Oggi ci troviamo qui per festeggiare la nostra Repubblica: come sapete 71 anni fa gli italiani sono stati chiamati a votare tra monarchia e repubblica, e per la prima volta è stato dato il diritto di voto anche alle donne”. È iniziata così, con queste parole della dirigente scolastica Lucrezia Russo, la manifestazione che ha coinvolto i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Giovanni Falcone, svoltasi nella mattinata di martedì 6 giugno. Durante l’evento ai ragazzi delle classi III è stata consegnata una copia della Costituzione dai partigiani Gisella Giambone e Palmiro Gonzato. “È sempre una grande cosa poter parlare con gli studenti” ha commentato Gonzato. “Come diceva Piero Calamandrei, la nostra Costituzione è nata grazie a quelli che hanno partecipato alla Resistenza il cui fine era la libertà, per questo è importante ricordare tutti quelli che si sono sacrificati. La raccomandazione che posso farvi è quella di imparare e aderire ai valori della Costituzione”.

Soddisfatta anche Gisella Giambone, già ospitata in precedenza in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile. “Sono felice di essere qua per la seconda volta – ha esordito – ed è sempre bello vedere dei giovani riuniti per motivi così seri e belli. La Costituzione, al di là dei valori che racchiude è un bel libro, scritto in modo che tutti possano comprenderlo. La Costituzione va applicata e difesa, ogni cittadino deve vegliare sui suoi diritti. Armatevi della possibilità di vivere la vita politica e sociale, facendo attenzione a chi cerca ogni giorno di confondervi”.

Oltre alla consegna della Costituzione e degli attestati a coloro che hanno partecipato alla manifestazione del 25 aprile, durante la mattinata sono state lette alcune riflessioni scritte dai ragazzi delle classi II in ricordo dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. “Abbiamo deciso di unire le due celebrazioni perché gli ex-partigiani e i giudici hanno condiviso un sogno, quello della libertà. Per i primi era la libertà dalla dittatura del fascismo, per gli altri la libertà dalla dittatura mafiosa. Entrambi hanno condiviso gli stessi valori e hanno onorato la nostra Costituzione” ha sottolineato la dirigente. Al giudice Falcone, che dà il nome alla scuola di via Tibaldi, è inoltre stato dedicato il dipinto dell’Albero della Legalità.


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