In un post su Facebook pubblicato stamattina, il Sindaco ammette il carattere stringente del provvedimento firmato martedì e propone di approvare nel Consiglio Comunale di domani un regolamento condiviso e “più equilibrato” sostitutivo dell’ordinanza.
Mappano – “Carissimi amici vi scrivo perché mi rendo conto che gli eventi si susseguono a ritmo frenetico e che è difficile condividere minuto per minuto quello che succede. Le polemiche delle ultime ore relative alle ordinanze sono in parte giustificate, ma voglio rassicurarvi sul loro contenuto e sulle conseguenze che generano”. Si apre così il pensiero postato stamattina sulla sua pagina Facebook dal Sindaco Francesco Grassi in riferimento ai provvedimenti firmati martedì e che tante discussioni stanno generando, soprattutto quello che vieta la frequentazione di alcuni luoghi pubblici dalle 23 alle 6 e in generale ai minori di 14 anni non accompagnati. “Prima di tutto – continua Grassi – le ordinanze nascono in un contesto di quasi totale mancanza di controllo del territorio anche per l’assenza di regolamenti. Sono sotto gli occhi di tutti i quotidiani abusi commessi da vandali che spesso sono minori di 14 anni totalmente privi del controllo degli adulti e abbiamo testimonianze anche di situazioni di pericolo che si sono create. Sono inoltre ormai diverse domeniche che viene segnalata l’invasione del parco Unione Europea da parte di auto oltreché balneazione non protetta e pesca non autorizzata”.
“In questo contesto – aggiunge il primo cittadino mappanese – era necessario dare un forte segnale politico di inversione di tendenza e regolare in modo restrittivo le manifestazioni nel rispetto delle circolari del Ministero dell’Interno. In ogni caso le ordinanze sono temporanee come si legge nelle loro premesse ed è mia ferma volontà procedere alla discussione pubblica di regolamenti più completi ed equilibrati che vadano al di là dell’urgenza del momento. Ben vengano quindi le proposte migliorative che sarò felice di approvare insieme in Consiglio Comunale”. Il post si chiude con la proposta di costituire a tal fine un comitato di supporto, tramite un bando a riguardo e di aggiungere un punto urgente di discussione all’assise consiliare di domani, in maniera da approvare un regolamento condiviso che vada a sostituire l’ordinanza”.